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Chiara Ferragni, la Gdf invia la nota: l’analisi delle mail cambia tutto

ferragni indagine

Il noto caso Balocco-Chiara Ferragni acquista una nuova sfumatura di colore. Nero, per l’influencer. La Guardia di Finanza di Milano ha infatti trasmesso al procuratore aggiunto di Milano, Eugenio Fusco, un’annotazione che potrebbe far variare il corso delle indagini sulla vicenda. L’aspetto più rilevante riguarda l’ipotesi di reato sul piatto: se in un primo momento i magistrati sembravano propendere per una più leggera “frode in commercio”, adesso secondo quanto trapela dalla Procura meneghina l’indagine potrebbe portare all’iscrizione nel registro per il reato di truffa.

Si va verso il reato di truffa

Gli elementi raccolti dalla GdF in questi giorni, infatti, avvalorerebbero questa ipotesi. Nel fascicolo inviato dalle Fiamme Gialle, riporta l’Adnkronos, sono contenuti più allegati rispetto alla vendita del pandoro “Pink Christmas” e sono stati valorizzati alcuni aspetti che erano già emersi nelle carte dell’Antitrust che hanno portato alla multa di oltre un milione di euro alle aziende della Ferragni e di 420mila euro alla Balocco. Non solo. Particolarmente interessanti per i pm sembrerebbero essere alcune mail scambiate tra il gruppo dolciario e l’imprenditrice digitale. La procura di Milano, ora, dovrà trarre le sue conclusioni su questi nuovi elementi: contestare la truffa non è semplice, perché occorre valutare il presunto profitto illecito e il danno inflitto ai consumatori. Ma già nelle prossime ore il fascicolo, che fino a oggi era a “modello 45“, cioè a carico di ignori, potrebbe veder formalizzare alcuni indagati. Le altre procure italiane che stanno indagando sul caso, come quelle di Cuneo e Prato, dovrebbero inviare i fascicoli a Milano, competente territorialmente sul caso.

Nel pomeriggio, si è poi diffusa la notizia che la Guardia di finanza di Milano sta realizzando delle acquisizioni nella sede Balocco a Fossano (Cuneo). Nel mirino le mail relative all’accordo tra la società e l’imprenditrice digitale.

Chiara Ferragni, tutte le grane

Il contratto tra Balocco e Ferragni è quello che ha fatto più clamore e su cui esiste già una grossa mole di documenti raccolti dall’Autorità garante. Ma non bisogna dimenticare che ci sono altri fronti aperti. La Gdf infatti sta realizzando accertamenti anche sull’operazione delle uova pasquali di Dolci Preziosi e sulla bambola Trudi i cui ricavi sono stati impegnati nella lotta contro il cyber bullismo. Su questo caso, la società della “Blond Salad” ha tenuto a precisare che tutti gli introiti derivati dalle vendite sul sito internet sono stati devoluti in beneficenza all’associazione Stomp Out Bullying.

Il caso Monnalisa

Se da una parte la grana giudiziaria preoccupa Ferragni, a tenere banco sono anche le questioni economiche. Sono diverse ormai le aziende che si interrogano sulla loro collaborazione con la moglie di Fedez. L’ultima in ordine di tempo è Monnalisa, azienda aretina di moda per bambini. Nonostante la società non abbia commentato ufficialmente le speculazioni sul futuro dell’accordo con l’influencer, le recenti dichiarazioni della Creative Director Barbara Bertocci hanno lasciato intendere intendere che l’ipotesi di interrompere la collaborazione sia in discussione. “Siamo un’azienda quotata in borsa e dobbiamo prima valutare con il nostro Cda il da farsi”, ha affermato Bertocci, sottolineando che le decisioni sul da farsi non sono state ancora prese, ma sono in fase di valutazione.

Monnalisa aveva stretto un accordo con Ferragni nel 2020, per la creazione di collezioni di abbigliamento per bambini fino a 10 anni. Il contratto, valido fino al 2025, è ora sotto esame in seguito ai recenti eventi. La società ha convocato il consiglio di amministrazione per questa settimana per discutere la strategia futura in merito al branding degli abiti con il marchio Ferragni. Coca-Cola e Safilo, invece, sono già intervenute sul caso, scegliendo rispettivamente di non utilizzare le immagini dello spot realizzato con Ferragni e di rompere i rapporti con l’influencer. Non il miglior modo per iniziare il 2024.

Franco Lodige, 8 gennaio 2024

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