Commenti all'articolo Chiara Ferragni la nuova Bonino: chiappe al vento e lotta per l’aborto

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devlin
devlin
26 Agosto 2022, 15:15 15:15

e si chiedono perchè gli operai non li votano più..ecco chi rappresenta la sinistra oggi,gente come questa,che è la negazione di tutti quei”valori”coi quali la cosiddetta sinistra ha ammorbato le masse per decenni,cioè lavoro e guerra al consumismo.si perchè i compagni ferragnez,nuove icone del Lettismo,fanno i miliardi spingendo la gente ad arricchire quelle multinazionali a chiacchiere tanto detestate,vivono nel lusso più sfrenato e poi si ergono a baluardi delle battaglie progressiste.l’ipocrisia fatta marchetta politica,ormai immancabile in ogni elezione da parte di canzonettari e pseudoVip.altro che bonino,qui siamo rimasti a Bennato.

Paolo
Paolo
26 Agosto 2022, 0:43 0:43

Che rrostezza caro Max

Berto
Berto
25 Agosto 2022, 17:39 17:39

Ma Basta dare i numeri (non quelli del Lotto !) Per essere una influencer ?

Andrea
Andrea
25 Agosto 2022, 16:06 16:06

Articolo interessante ed equilibrato..e pensare che abbia come leit motive la ben nota imprenditrice di se stessa (una sublimazione della ditta individuale) mai nota quanto i suoi
dettagli offerti con naturalezza sul web e protetti da bodyguard possenti nella realtà urbana (come a confermare che non proprio tutti capiscono i confini della realtà con la rappresentazione digitale).. osannata dai morti di fame e di fama e da chi come lei vorrebbe avere successo e fortuna con pochi libri e molti filtri andrò a leggere gli altri articoli .. complimenti.. leggere commenti fuori dal coro dei lacchè accresce e stimola la ragione .. Andrea

Alessia
Alessia
25 Agosto 2022, 14:52 14:52

Articoli penosi, consumate solo spazio sul web e siete molto più populisti di chiara ferragni. Mi vergogno per voi, non scriverei questi sfondoni nemmeno su una pagina Facebook con zero follower.

Fabio Bertoncelli
Fabio Bertoncelli
25 Agosto 2022, 14:34 14:34

Visto che mi è stato contestato di sfuggire al tema, ecco a voi la legge!

Legge 194/1978

Art. 1. Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite.
Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite.

(CONTINUA)

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