Il punto fondamentale sulla questione Chico Forti è che la Meloni è riuscita, attraverso una serie di telefonate a Ron DeSantis, a farlo uscire di galera.
Qui c’è un piccolo dettaglio che vi voglio raccontare che non c’è sui giornali perché mi riguarda personalmente. Insieme all’amico Andrea Stroppa chiedemmo ad Elon Musk, che è molto amico di Ron DeSantis, di intercedere. Quando la Meloni si incontrò con Musk a Roma, lei e Elon parlarono di questa possibilità di far tornare in Italia Chico Forti. Musk disse che l’unica cosa che poteva fare era metterla in contatto con Ron DeSantis. Evidentemente, quei contatti hanno funzionato e la Meloni è stata molto convincente. Vi dico anche che il fatto che Ron DeSantis non corra per la presidenza degli Stati Uniti l’ha aiutato a dare il via libera al dossier su Forti. Perché se fosse stato in corsa per la Casa Bianca, col cavolo che mollava un detenuto italiano condannato dalla giustizia americana all’ergastolo. Avrebbe tenuto il punto fino alla fine.
Ovviamente non so quale sia stata la via diplomatica che abbia effettivamente portato Chico Forti in Italia. Vi dico soltanto che la Meloni l’ho vista molto concentrata su questa cosa: ogni americano che incontrava, cercava di trovare una strada per poter aiutare la famiglia. Tant’è che lo zio oggi dice: “Sono cinque anni che lei lavora in silenzio”. Sì, perché a certi dossier si lavora in silenzio, non come si è fatto con la Salis. Se tu ne fai un caso nazionale, infatti, le altre nazioni si chiudono al riccio. In 24 anni, ricorda lo zio di Chico, si sono susseguiti 14 governi e tante promesse, ma non sono mai riusciti a riaverlo. Ora sembra che tornerà. Sono pazzi di gioia tutti i parenti, lo zio e la mamma di Chico Forti e tutti quelli che gli hanno dato una mano.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 2 marzo 2024
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