Beppe Sala ha grande coraggio. Ma purtroppo per la città di Milano non si tratta di un complimento. Il sindaco green ha cavalcato il drammatico accoltellamento del vice ispettore Christian Di Martino da parte di uno straniero irregolare per attaccare il governo. Intervenuto per sventare l’ennesima emergenza per la sicurezza dei cittadini, l’agente lotta tra la vita e la morte, ma Sala ha pensato bene di cogliere la palla al balzo per lanciare l’assalto a Meloni: “Il governo non fa il suo dovere”, in riferimento al decreto di espulsione non rispettato. Come evidenziato in apertura, ci vuole grande coraggio.
In un momento di tensione e di difficoltà, Sala ha ritenuto giusto aprire una politica controproducente. Anzichè manifestare vicinanza e solidarietà alla Polizia di Stato, il primo cittadino preferito dal mondo arcobaleno ha gettato benzina sul fuoco nello scontro con la destra. Qualche elettore-solone avrà esultato di fronte a certe dichiarazioni, ma a perdere è il buonsenso. Buonsenso che ha portato Sala ad ammettere il problema di sicurezza che affligge Milano. Attenzione, non si tratta di un dettaglio da niente: fino a qualche mese fa l’emergenza sicurezza non esisteva, anzi, si trattava di una vergognosa campagna politico-mediatica contro Milano e contro di lui.
Di fronte alle notizie su aggressioni, violenze, furti, rapine e reati connessi, Sala ha sempre negato l’emergenza. “La situazione è sotto controllo”, il mantra del sindaco. Anche di fronte alle denunce dei vip di sinistra, la linea non è cambiata nemmeno di una virgola. Milano è sicura. I dati dicono il contrario? Pazienza. Anche se in realtà c’è poco da scherzare: nel 2023 il capoluogo lombardo si è confermato al primo posto nella classifica dell’indice di criminalità, con denunce in aumento. L’indagine condotta dal Sole 24 Ore sui dati del Viminale non ha lasciato grandi margini di interpretazione: un totale di 6.991 reati ogni 100 mila abitanti. Ma forse si trattava di un complotto, anzi, di una campagna politico-mediatica, che suona meglio.
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Situazione talmente sotto controllo che alla fine del 2023 ha deciso di arruolare Franco Gabrielli: l’ex capo della polizia e degli 007 è stato scelto come delegato alla sicurezza e alla coesione sociale. Ma anche in quell’occasione non si è sbilanciato sulla gestione disastrosa del dossier, anzi. Oggi, invece, per attaccare il governo, si è accorto del problema, della criticità. E sì, Milano è insicura. Il governo dovrebbe migliorare la gestione degli irregolari, accelerando le espulsioni. Ma Sala è lo stesso politico che invoca migranti per pura scelta ideologica? Fa parte di quella sinistra che si opponeva ai Cpr e a qualsiasi ricetta avanzata dalla destra per contenere l’immigrazione irregolare? Purtroppo Milano versa da tempo in cattive condizioni, ma almeno sappiamo che da ieri anche per il sindaco c’è un problema sicurezza…
Franco Lodige, 10 maggio 2024
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