Visto che i cosiddetti responsabili come gruppo autonomo non esistono, sta cercando, assieme ad alcuni del suo contado (l’irpino Gerardo Capozza, il sottosegretario tarantino al CIPE Mario Turco e al suo compagno di viaggio Rocco Casalino), di arruolarli uno a uno, millantando spesso una benedizione del Vaticano che, a parte quella di qualche monsignore in libera uscita, proprio non esiste.
Mattarella ormai comincia a convincersi che l’uscita di scena del solo Conte rasserenerebbe l’aria fetida di questo periodo ed è probabilmente l’unica strada per evitare le elezioni anticipate ed uscire dalla totale paralisi di questo Esecutivo. Al Quirinale, tra i nomi in lizza per il nuovo premier, il solito Mario Draghi, indisponibile, i ministri Gualtieri, Franceschini o Guerini, ma anche, a sorpresa, potrebbe spuntare lo stesso segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Ai grillini pur di non tornare a votare, ormai va bene chiunque. Basta che respiri.
Luigi Bisignani per Il Tempo 23 febbraio 2020