Governo

Ci rovinano l’estate per mantenere la poltrona - Seconda parte

“Niente paura, ci salva l’Europa”

Ma niente paura, ci salva l’Europa, arrivano i soldi del piano di ripresa e resilienza, qualsiasi cosa voglia dire. Davvero? Per ora, una ventina di miliardi su duecento, già destinati, già spesi. Questo piano di Resilienza ha l’aria di essere inteso come una cornucopia infinita anziché un prestito da ripagare e a caro prezzo: tutti ne pretendono un pezzo, per le rispettive ambizioni o fantasie, dal ponte sullo Stretto ai tampax per i maschi che si sentono femmine. Dal sud piagato dai roghi arrivano le invocazioni, soldi, dateci soldi. Un altro leghista, il Fedriga capo dei governatori regionali, vuole soldi contro i cyberattacchi: ma non erano già previsti 45 miliardi per l’ammodernamento tecnologico? Ma di pani e pesci fu capace di moltiplicarne solo Uno, e forse si accorse che non ne valeva la pena.

Ho avuto occasione, recentemente, di osservare da vicino alcuni politici di spicco. Li ho trovati esattamente come me li aspettavo: ilari, compiaciuti, grottescamente soddisfatti di loro. Quello che non mi aspettavo era la peggio che siderale distanza dal mondo dei vivi, dei poveri cristi per i quali un green pass può essere una condanna a morte. E osservandoli ho capito una cosa, qualunquistica ma vera: a questi non gliene frega niente perché proprio non si rendono conto, non ci sono, loro apparecchiano la realtà con la tovaglia dell’ideologia (da Sinistra Italiana a Forza Italia, l’approccio non cambia) e subito pensano a come scaricare il barile di inevitabili disastri. Ha detto più o meno il ministro o ministra Gelmini al Tg2 Post: noi capiamo che il green pass può essere un guaio per molti commercianti, sappiamo che può anche causare la chiusura definitiva, però andiamo avanti. La conduttrice Manuela Moreno l’ha ringraziata.

Max Del Papa, 10 agosto 2021

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