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“Ci servono più immigrati”: perché l’inchiesta di Rep ha una falla

In Italia servono lavoratori migranti regolari, non clandestini. Chi sbarca non è detto vada bene per il mercato del lavoro

migranti repubblica

Repubblica oggi riporta una sua inchiesta e titola dicendo che “ci servono gli immigrati“. Questo è del tutto evidente, ma la cosa folle è che lo fa proprio nel giorno in cui il governo è alle prese con la stretta agli scafisti e quando Piantedosi si dice intenzionato a riprendere in mano i vecchi decreti sicurezza.

La necessità degli immigrati è una cosa di cui, bene o male, sono tutti concordi, persino la destra. Il punto è che in questo paese servono più immigrati per lavorare e, questi, arrivano attraverso i decreti flussi. C’è un po’ di differenza fra essere un immigrato regolare ed uno che è arrivato sulle nostre coste pagando degli scafisti, non trovate?

Gli immigrati che arrivano attraverso le carrette del mare, possono servirci, ma solo in maniera residuale perché, evidentemente, non sono scelti in funzione del ruolo che avranno in questo paese. Vi è chiaro? Non è così complicato capire che le due cose convivono.

Quindi, quando oggi Repubblica dice che “servono più immigrati”, dice una cosa giusta, ma la dice nel modo sbagliato: accogliere altri clandestini significherebbe solamente pagargli da dormire, mangiare, e da vestire. Altro che reddito di cittadinanza!

Insomma, non credo sia questo il bisogno dell’Italia, ma vagliela a spiegare.

Nicola Porro, 6 marzo 2023