Commenti all'articolo Ci siamo dimenticati che Leonardo è italiano
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33 Commenti
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Italiano
7 Maggio 2019, 18:34 18:34
Dire che uno possa essere definito italiano solo dopo la nascita dello stato italiano nel 1861 è una castroneria senza se e senza ma , in effetti il termine italiano è di comune utilizzo anche da parti di storici per riferirsi a cose o persone antecedenti l’unità così come si è tedeschi prima del 1870.Nessuno si è mai posto il problema dell’italianità di leonardo ma qualcuno deve per forza mettere in piedi una polemica insulsa in risposta ai ” sovranisti, come se fosse sensato reagire alle destre con l’andare contro la nostra identità e ciò che siamo. Il prossimo passa quale sarà? Andare contro il risorgimento? Far rinascere un leghismo secessionista partendo dalla sinistra? Mah
Mi piace ricordare il discorso del corso Pasquale Paoli a Napoli nel 1750, il sentimento e la nazione italiana sono secolari , lo stato poteva nascere nel 400 come nel 600 o nel 900.
Saluti.
Keoma Elio Braga
6 Maggio 2019, 11:04 11:04
Lo vorrebbero i francesi? Ma che si atanno inventando? Fazio sarà contentissimo di questo
Andrea Salvadore
6 Maggio 2019, 4:14 4:14
Caro Gnocchi, non si meravigli o e non si indigni. L’attenzione dei nostri concittadini é rivolta al divertimento, al buon mangiare, ai spettacoli indigeribili come Balla con le Stelle a conduttori e giornalisti di televisione il cui parlare tradisce sempre il dialetto originale. Non credo ci siano molti dei nostri che sentano il Coro dei Lombardi con un fremito di emozione; per sapere cosa é veramente l’Italia bisogna leggere un libro di un tedesco che la ha amata e ci ha passato quasi 30 anni vagando per tutta la penisola, bisogna leggere Camminate per lItalia di Ferdinand Gregorovius. A lui se deve la fama di Capri dove ci andó, nel 1835, in una barca a remi per poi pubblicare “Capri, un gioiello nel Mediterraneo”.
Tiziana
5 Maggio 2019, 10:09 10:09
Sono pienamente d’accordo con quanti dicono che Leonardo era di Firenze dove aveva iniziato i suoi studi. D’altra parte il fatto che venga conosciuto nel mondo come Leonardo “da Vinci” avvalora questa tesi.
Vinci è un paese della bella campagna toscana. Merita una visita. E lì c è il museo dedicato al grande fiorentino
Ammassari Maria
5 Maggio 2019, 9:03 9:03
Cittadini.di Milano avete ragione da vendere ormai noi Italiani.ci stiamo imbarbarendo .
Qui si pensa solo agli immigrati alle altre culture che dovrebbero arricchirci….Ma quali????….. e ci dimentichiamo l’orgoglio della nostra tradizione culturale , quella di cui fanno parte Leonardo Michelagelo Alessandro Manzoni, solo per citarne qualcuno.
Dire che uno possa essere definito italiano solo dopo la nascita dello stato italiano nel 1861 è una castroneria senza se e senza ma , in effetti il termine italiano è di comune utilizzo anche da parti di storici per riferirsi a cose o persone antecedenti l’unità così come si è tedeschi prima del 1870.Nessuno si è mai posto il problema dell’italianità di leonardo ma qualcuno deve per forza mettere in piedi una polemica insulsa in risposta ai ” sovranisti, come se fosse sensato reagire alle destre con l’andare contro la nostra identità e ciò che siamo. Il prossimo passa quale sarà? Andare contro il risorgimento? Far rinascere un leghismo secessionista partendo dalla sinistra? Mah
Mi piace ricordare il discorso del corso Pasquale Paoli a Napoli nel 1750, il sentimento e la nazione italiana sono secolari , lo stato poteva nascere nel 400 come nel 600 o nel 900.
Saluti.
Lo vorrebbero i francesi? Ma che si atanno inventando? Fazio sarà contentissimo di questo
Caro Gnocchi, non si meravigli o e non si indigni. L’attenzione dei nostri concittadini é rivolta al divertimento, al buon mangiare, ai spettacoli indigeribili come Balla con le Stelle a conduttori e giornalisti di televisione il cui parlare tradisce sempre il dialetto originale. Non credo ci siano molti dei nostri che sentano il Coro dei Lombardi con un fremito di emozione; per sapere cosa é veramente l’Italia bisogna leggere un libro di un tedesco che la ha amata e ci ha passato quasi 30 anni vagando per tutta la penisola, bisogna leggere Camminate per lItalia di Ferdinand Gregorovius. A lui se deve la fama di Capri dove ci andó, nel 1835, in una barca a remi per poi pubblicare “Capri, un gioiello nel Mediterraneo”.
Sono pienamente d’accordo con quanti dicono che Leonardo era di Firenze dove aveva iniziato i suoi studi. D’altra parte il fatto che venga conosciuto nel mondo come Leonardo “da Vinci” avvalora questa tesi.
Vinci è un paese della bella campagna toscana. Merita una visita. E lì c è il museo dedicato al grande fiorentino
Cittadini.di Milano avete ragione da vendere ormai noi Italiani.ci stiamo imbarbarendo .
Qui si pensa solo agli immigrati alle altre culture che dovrebbero arricchirci….Ma quali????….. e ci dimentichiamo l’orgoglio della nostra tradizione culturale , quella di cui fanno parte Leonardo Michelagelo Alessandro Manzoni, solo per citarne qualcuno.
Leonardo da Vinci….