Commenti all'articolo Ciampolillo show: insulta Salvini, Briatore (e anche Porro)
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45 Commenti
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Guido Moriotto
20 Febbraio 2021, 7:39 7:39
Ieri Vito Crimi ha espulso Luigi Di Maio.
Erano gli ultimi due rimasti.
Francesca Romana Lombardi
19 Febbraio 2021, 15:32 15:32
Ma mi domando come sia possibile che personaggi grotteschi come questo possano ricoprire cariche elettive!!
alessandro
19 Febbraio 2021, 12:57 12:57
Apparte questi SHOW da Barbara D’Urso ( terrificanti come cosi tutta la Camorro-politica italiota ), una parte della geografia italiana, visto che Roma ” NON SE LA FILA ” neanche con “contratti preesistenti ” , la Repubblica di San Marino è il trentesimo paese al mondo ad aver registrato il vaccino russo Sputnik V contro il Covid 19, della serie:
” qualsiasi cosa si dica a Roma, son tutte LESTOFANZIE “.
Bravi Sanmarinesi…………., cosi come l’Ungheria, dei DIKTAT MAFIO CAMORRISTICI di Bruxelles frega NIENTE.
Valter Valter
19 Febbraio 2021, 12:49 12:49
Appello per la conservazione di Giovi-Pedullá
Come molti avranno avuto modo di constatare, in molti talk-show compare il Pedullá, una sorta di punching-ball che si immola sull’altare del ridicolo pur di difendere l’ex governo giallorosso: in lui finalmente Giovi ha trovato il suo “umus” di riferimento. Nessuna tv però invita Giovi e quindi l’unico luogo in cui può proporsi come piazzista del Pedullá-pensiero é il sito di Nicola Porro, che lui peraltro definisce come soggetto “scatenato”, e passi, ma anche “penoso”. A Porro potrebbero magari girare pure i santissimi e mettere il nostro troll alla porta, ma ci priverebbe dello spasso che il Giovi procura a tutti noi coi suoi commenti allineati alle barzellette del Pedullá. Quindi un appello a Porro: non ci privi di Giovi-Pedullá, novello Bucco, una maschera comica che non puó mancare nell’atellana giallo-rossa.
Alfredo Varvello
19 Febbraio 2021, 11:48 11:48
Questo è l’esempio del parlamentare medio? Siamo messi veramente male.
adl
19 Febbraio 2021, 11:32 11:32
Lo show è stato gentilmente concesso dalla presidente Casellati, la quale benchè abbia sottolineato il recidivo ritardo, gli ha concesso un quarto d’ora d’insulto facile, invece di dargli la parola solo dopo l’eventuale richiesta di iscrizione a parlare, e dopo la normale attesa rispettando eventuali precedenze.
Ieri Vito Crimi ha espulso Luigi Di Maio.
Erano gli ultimi due rimasti.
Ma mi domando come sia possibile che personaggi grotteschi come questo possano ricoprire cariche elettive!!
Apparte questi SHOW da Barbara D’Urso ( terrificanti come cosi tutta la Camorro-politica italiota ), una parte della geografia italiana, visto che Roma ” NON SE LA FILA ” neanche con “contratti preesistenti ” , la Repubblica di San Marino è il trentesimo paese al mondo ad aver registrato il vaccino russo Sputnik V contro il Covid 19, della serie:
” qualsiasi cosa si dica a Roma, son tutte LESTOFANZIE “.
Bravi Sanmarinesi…………., cosi come l’Ungheria, dei DIKTAT MAFIO CAMORRISTICI di Bruxelles frega NIENTE.
Appello per la conservazione di Giovi-Pedullá
Come molti avranno avuto modo di constatare, in molti talk-show compare il Pedullá, una sorta di punching-ball che si immola sull’altare del ridicolo pur di difendere l’ex governo giallorosso: in lui finalmente Giovi ha trovato il suo “umus” di riferimento. Nessuna tv però invita Giovi e quindi l’unico luogo in cui può proporsi come piazzista del Pedullá-pensiero é il sito di Nicola Porro, che lui peraltro definisce come soggetto “scatenato”, e passi, ma anche “penoso”. A Porro potrebbero magari girare pure i santissimi e mettere il nostro troll alla porta, ma ci priverebbe dello spasso che il Giovi procura a tutti noi coi suoi commenti allineati alle barzellette del Pedullá. Quindi un appello a Porro: non ci privi di Giovi-Pedullá, novello Bucco, una maschera comica che non puó mancare nell’atellana giallo-rossa.
Questo è l’esempio del parlamentare medio? Siamo messi veramente male.
Lo show è stato gentilmente concesso dalla presidente Casellati, la quale benchè abbia sottolineato il recidivo ritardo, gli ha concesso un quarto d’ora d’insulto facile, invece di dargli la parola solo dopo l’eventuale richiesta di iscrizione a parlare, e dopo la normale attesa rispettando eventuali precedenze.