Circolarità e armocromia: Elly Schlein ci fa o ci è?

Il podcast di Alessandro Sallusti del 28 aprile 2023

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Contrordine compagni, la nuova frontiera della sinistra è l’armocromista, parola di segretaria Pd. Chi di voi non ha un personal shopper o un armocromista che tutte le mattine gli consiglia cosa comprare e come vestirsi scegliendo abiti e accessori con i colori in sintonia con la personalità o l’umore della giornata? E chi di voi non ha 150/200 euro da spendere ogni volta per questo servizio?

Certo, ce li ha Elly Schlein che l’ha raccontato con dovizia di particolari a Vogue Italia, la rivista patinata di moda e bellezza più chic del mondo. Altro che il diavolo veste Prada: qui Prada o chi per lei veste la segretaria del Pd in finto casual, perché oggi scopriamo che nulla nel discutibile guardaroba della Schlein è casuale. L’unica cosa casuale è che una così sia diventata la capra della sinistra italiana, illudendo il popolo di essere una di loro. Vabbè, affari loro, anche l’antifascismo militante può e deve avere la sua divisa, ma mi pongo una domanda semplice-semplice: non era meglio che la Schlein assumesse una consulente di comunicazione invece che di moda?

No, perché è evidente che qui abbiamo o meglio hanno un problema. In un mese, infatti, la signora prima ci ha comunicato di essere stanca e di prendersi quindi una pausa per riposarsi. Pausa, da che lavoro non si capisce, ma vabbè non è questo il problema. Poi è riapparsa in una conferenza stampa per pronunciare la seguente frase. “Ci piace portare insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che grazie anche alle nuove norme europee sempre più investa e costruisca dei cicli positivi, diciamo delle circolarità, uscendo dal modello lineare e questo è il tema”.

Ma questa ci fa o ci è? Circolarità, modello lineare, armocromista, personal shopper, ma dai, neppure su scherzi a parte arrivano tanto. Qui siamo in concorrenza diretta e sleale con Checco Zalone e le sue parodie degli italiani. Da falce a martello a Vogue e martello il passo è stato più breve del previsto, perché, come diceva Beppe Grillo, un vero comunista è antifascista, antirazzista, antisovranista, ma mai e poi mai anticapitalista.

 

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