Era quasi inimmaginabile. E invece è successo: Hamas è riuscita a “sorprendere” Israele avviando una massiccia operazione offensiva non solo via aerea con i missili, come successo spesso negli ultimi anni, ma anche con incursioni via terra. Le notizie, al momento frammentarie, parlano di 22 morti e oltre 500 feriti. Ci sarebbero anche degli ostaggi presi dall’associazione terroristica della Striscia di Gaza che ha dato il via all’operazione denominata «Diluvio al-Aqsa».
Israele ha risposto al fuoco con il fuoco, dando il via ad una risposta militare massiccia dal nome “Spade di ferro”. Diversi aerei militari israeliani avrebbero bombardato la striscia di Gaza. Dopo il sostegno dell’Iran all’attacco odierno (“saremo sempre al vostro fianco”, ha fatto sapere Teheran), come ci racconta in esclusiva Michael Sfaradi, non si esclude che il conflitto possa allargarsi su larga scala regionale.
In fondo, Benjamin Netanyahu nel suo messaggio alla nazione di questa mattina è stato chiaro: Israele si trova in guerra. “Cittadini di Israele – ha detto – Siamo in guerra, non è un’operazione, non è un’escalation, ma una guerra. Questa mattina Hamas ha lanciato un attacco omicida a sorpresa contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini. Ho ordinato una vasta mobilitazione delle riserve e una guerra di ritorsione con una forza e una portata che il nemico non aveva mai conosciuto”. Per Netanyahu “il nemico pagherà un prezzo che non ha mai conosciuto. Nel frattempo, invito tutti i cittadini di Israele a obbedire rigorosamente alle istruzioni dell’esercito e alle istruzioni dell’Home Command. Siamo in guerra e la vinceremo”.
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אנחנו במלחמה. pic.twitter.com/XNM3l7fEQH
— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 7, 2023