Clamorosa fuga dal carcere di Trani. Due detenuti di origine marocchina questo pomeriggio sono evasi scendendo dal muro di cinta grazie a lenzuola annodate. Un “classico”, si potrebbe dire. Che però di solito si verifica solo nei film e nei cartoni animati. Qui invece parliamo di realtà.
L’agente di guardia, fa sapere Federico Pilagatti, segretario del Sappe del sindacato della polizia penitenziaria, “era solo nel reparto di accoglienza dove erano rinchiusi” i due malviventi. Inoltre “doveva gestire altri due posti di servizio”. Una situazione di difficoltà che è stata “sfruttata dai detenuti che sono usciti dal reparto aggrappandosi all’intercinta per poi arrivare al muro di cinta”. Una strategia già utilizzata due anni fa per un’altra evasione dallo stesso carcere.
“Purtroppo denunciamo da tempo la grave situazione del carcere di Trani ove la carenza di poliziotti costringe ad occupare contemporanea più posti – insiste Pilegatti – a Trani mancano 60 poliziotti e nonostante i vari appelli del Sappe nulla e stato fatto. Nonostante i detenuti siano il doppio dei posti disponibili, circa 400 a fronte di 220″. E questi sono i risultati. “L’avevamo detto anche in occasione dell’evasione di due anni fa che bisognava correre ai ripari, ma nulla è stato fatto. Ora di fronte a responsabilità precise dell’amministrazione penitenziaria non faremo come al solito le vittime sacrificali di un sistema che fa acqua da tutte le parti”.
I due fuggiaschi sono due migranti di circa 30 anni accusati di reati contro il patrimonio e la persona. Dopo essersi calati dal muro di cinta posteriore sono fuggiti nella campagna circostante. Immediate sono scattate le ricerche, al momento senza esiti positivi. In campo schierati anche gli elicotteri.
Franco Lodige, 17 febbraio 2024
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