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Sono ore frenetiche per Joe Biden. La candidatura alle presidenziali è sempre più in bilico dopo le recenti uscite pubbliche, tra gaffe difficili da giustificare e la Caporetto del confronto televisivo con Donald Trump. In casa democratica non sono mancati i campanelli d’allarme, a partire da quello “pubblico” del deputato del Texas Lloyd Dogget, ma ora anche l’ottantunenne starebbe valutando il da farsi.
Non ha dubbi il New York Times: Biden avrebbe confidato a un caro alleato di essere consapevole che potrebbe non essere in grado di salvare la sua candidatura se non riuscirà a convincere gli elettori di essere in grado di portare avanti il suo incarico dopo la disastrosa performance durante il dibattito della scorsa settimana in Georgia. Il presidente uscente potrebbe riconsiderare il suo impegno nella campagna elettorale, consapevole della sfida politica da affrontare.
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Molto dipenderà dalle prossime apparizioni, a partire dall’intervista ai microfoni di ABC. Ma già la presenza di voci su un Biden dubbioso rappresentano un crocevia importante. La Casa Bianca s’è affrettata a smentire l’indiscrezione, ma tutto rientra alla perfezione nell’ordine delle cose. Non è un caso che in ambienti dem stia circolando con sempre più forza il nome di Kamala Harris: secondo fonti della campagna di Biden, della Casa Bianca e del Democratic National Committee, la vicepresidente rappresenterebbe la migliore alternativa. Alcuni democratici influenti hanno proposto alternative a Harris, ipotizzando i nomi dei governatori di California e Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer. Seguiranno aggiornamenti, la candidatura di Biden è appesa a un filo…
Franco Lodige, 2 luglio 2024
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