Clamoroso: impedita conferenza “di destra” su pressione degli antifascisti

Il sindaco di Bruxelles fa cancellare due sedi della National Conservatism Conference. Poi arriva la polizia. L’ira di Orban e Farage

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Clamoroso atto anti liberale a Bruxelles, dove la polizia ha cercato di impedire l’incontro della National Conservatism Conference su ordine del sindaco locale. Oltre a Nigel Farage, al meeting internazionale della “destra” europea, erano attesi il primo ministro ungherese Viktor Orban, Eric Zemmour, l’ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, l’eurodeputato spagnolo di Vox Hermann Tertsch e l’ex ministra dell’interno britannica, Suella Braverman. Gli agenti di polizia di Bruxelles, però, si sono presentati alla sede che ospitava l’incontro per mettere in atto un’ordinanza che chiedeva la chiusura della conferenza sulla base di supposti “pericoli alla sicurezza pubblica”.

Nel documento mostrato dagli agenti, come scrive il Telegraph, è scritto che i discorsi dei relatori, tra cui appunto Farage e Suella Braverman, avrebbero potuto portare a disordini pubblici o a propagandare opinioni razziste e omofobe. In pratica un processo alle intenzioni. Alla fine la polizia ha acconsentito a far proseguire la conferenza ma ha impedito a chiunque di entrare nella sede.

Emir Kir, sindaco di Saint Josse, ha dichiarato: “Ho emesso un’ordinanza del sindaco per vietare l’evento della Conferenza nazionale del conservatorismo per garantire la sicurezza pubblica. A Etterbeek, Bruxelles City e Saint-Josse l’estrema destra non è la benvenuta”. Per Farage, il tentativo di bloccare la conferenza è una “forma moderna e aggiornata di comunismo nella quale non è consentita alcuna opinione alternativa. Qui non c’è alcun pericolo di ordine pubblico: basta dare un’occhiata a chi c’è nella stanza, queste sono persone eminentemente rispettabili”.

La conferenza era già stata costretta a trasferirsi nel fine settimana: inizialmente doveva tenersi al Concert Noble nel quartiere europeo, poi al Sofitel (sempre vicino alle istituzioni Ue), prima di approdare oggi all’hotel di lusso Claridge di Saint-Josse. Yoram Hazony, il presidente della conferenza, ha detto le sedi prenotate hanno dovuto annullare l’evento a causa della “pressione politica” ricevuta da Philippe Close, il sindaco del Partito socialista di Bruxelles.

“La polizia belga ha deciso di chiudere il ‘National Conservatism’ a Bruxelles, solo due ore dopo l’inizio della conferenza. Credo che non potessero più sopportare la libertà di parola. L’ultima volta che hanno voluto mettermi a tacere con la polizia è stato quando i comunisti mi hanno mandato (gli agenti) nell’1988. Non ci siamo arresi allora e non ci arrenderemo nemmeno questa volta!”. Lo scrive su X il premier ungherese, Viktor Orban.

Guarda qui sotto il video reportage in esclusiva di Francesco Giubilei dalla sede della conferenza.

Il Belgio è ancora una democrazia? Il sindaco di Bruxelles, su pressione degli antifascisti e dei centri sociali, ha fatto cancellare le prime due sedi della National Conservatism Conference mandando la polizia.

Ora siamo in una nuova sede a Saint-Josse-ten-Noode trovata poche ore fa con le saracinesche abbassate e la polizia fuori che potrebbe fare irruzione da un momento all’altro per fermare l’evento e addirittura potrebbero togliere l’elettricità. Intanto i gruppi antifascisti minacciano i responsabili del catering.

Mentre si riempie la bocca dei “valori europeisti”, il sindaco di Bruxelles impedisce di svolgere una conferenza con ospiti un primo ministro, europarlamentari, capi di partito, intellettuali, giornalisti. È un attacco alla democrazia, alla libertà di parola, al diritto intervenendo in contratti privati firmati tra l’organizzatore di un evento e location private.

di Francesco Giubilei, 16 aprile 2024

 

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