È un reel epocale per gli amanti del free speech quello postato questo pomeriggio da Mark Zuckerberg. Il patron di Facebook, Whatsapp e Instagram ha ammesso, tramite un video postato sul suo profilo, che il sistema dei controlli sui suoi social ha represso la libertà di opinione. Ed è pronto a fare dietrofront: “Abbiamo creato un sistema complesso per il controllo dei contenuti. E il problema con i sistemi complessi è che commettono errori. Così abbiamo raggiunto un punto in cui la piattaforma commette troppi errori e censura troppi contenuti. Torneremo indietro, torneremo alle origini”.
Ma quali saranno i cambiamenti effettivi su Facebook e Instagram? Vediamoli insieme:
1) Meta rimuoverà i fact checkers, strumento che, citando Zuckerberg “è nato nel 2016 dopo la vittoria di Trump perché i governi e i media tradizionali cercavano un argine alla disinformazione. Tuttavia il fact checking è presto diventato politico e ha distrutto più fiducia di quella che ha creato”. Addio dunque a sedicenti agenzie di stampa verificate che pontificavano su contenuti bollandoli come veritieri o fake news.
2) Meta semplificherà le politiche sui contenuti e rimuoverà le restrizioni su gender e immigrazione. Il tentativo di essere inclusivi ha represso le opinioni. La sensibilità di alcuni non può uccidere la libertà d’espressione di tanti altri.
3) Il controllo sulle violazioni delle policy minori sarà più blando, mentre Meta incrementerà il controllo delle violazioni più gravi. I filtri di controllo hanno commesso troppi errori. Meno controlli su meme e post satirici, più controlli su potenziali attività illecite
4) I contenuti politici non saranno oscurati. Volendo andare incontro agli utenti che si sono detti stressati dai temi politici e sociali, Meta aveva iniziato a non dare più visibilità a post di quel genere. Ma visto che, citando Zuck, siamo in una nuova Era, questa limitazione non esisterà più.
5) Il centro di controllo passerà dalla California al Texas. Assist alla nuova amministrazione. Zuck si è anche detto pronto a lavorare sinergicamente con il nuovo governo.
Insomma, una boccata d’aria e di buon senso per gli amanti della libertà, che probabilmente arriva a seguito della vittoria del tycoon. La redenzione liberale di Meta è iniziata? Vedremo.
Alessandro Bonelli, 7 gennaio 2025
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