Cronaca

Clamoroso: salta il convegno sul 7 ottobre. Il motivo? C’erano esperti ebrei

Ennesimo sabotaggio nei confronti degli israeliani: niente confronto sui traumi dell’attacco di Hamas

israele

Dal 7 ottobre si sono moltiplicati gli episodi di antisemitismo in Italia e in Occidente, questo è noto. In maniera più o meno subdola, sono state registrate iniziative di boicottaggio nei confronti degli israeliani, ritenuti responsabili di un presunto genocidio a Gaza. Dagli studenti dei collettivi a certi politici di sinistra, è stata sdoganata una pericolosa caccia all’ebreo che non conosce confini. L’ultimo episodio riguarda la conferenza internazionale intitolata “Trauma personale e collettivo, condivisione di punti di vista ed esperienze professionali” in programma – originariamente – il 9 giugno a Roma: il convegno  sulla psicanalisi sui traumi del 7 ottobre (data dell’attacco brutale dei terroristi di Hamas) è saltato per la presenza di esperti israeliani. Nessuna boutade, purtroppo.

Nonostante l’assenza di qualsivoglia intento politico, la conferenza in programma tra esperti di Italia, Israele e Gran Bretagna per discutere dei traumi del 7 ottobre e delle terapie per aiutare adulti e bambini per superarli è stata sabotata per la presenza degli israeliani. Il portale “Moked Pagine Ebraiche” ha confermato che a far saltare il tutto sono state le critiche interne mosse dai soci dell’Aipa (Associazione italiana di psicologia analitica). Una sconfitta per tutti, l’ennesima testimonianza di una sorta di caccia all’ebreo. Ancora più preoccupante che il boicottaggio sia firmato dagli psicanalisti, abituati a discerne della complessità del pensiero umano. “Siamo di fronte a studiosi delle emozioni umane che fanno prevalere gli istinti peggiori del genere umano, come l’odio o la discriminazione, invece che la conoscenza e il ragionamento. Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza, avrebbe detto Dante”, la denuncia più che comprensibile di Emanuele Fiano.

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Lo stop all’evento in programma a Roma segue la scia dei tanti casi riguardanti gli israeliani, discriminati se non emarginati a causa del passaporto o della religione. Il più delle volte ci troviamo di fronte a un’esplosione di odio covato per anni, mentre in questo caso si tratta di una sconfitta del buonsenso: cancellare il dialogo – soprattutto tra psicanalisti – è una Caporetto del senno. E poco cambia con l’annuncio dell’Aipa, che parla di evento rimandato e non annullato: giustificare il sabotaggio con il “clima” in Medio Oriente o con le azioni militari in corso è clamorosamente sbagliato, perché gli psicanalisti ebrei non hanno nulla a che fare con tutto ciò. Ma si sa, l’ideologia è spesso più forte di tutto. Anche della ragione.

Franco Lodige, 4 giugno 2024

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