Il punto fondamentale di questa finanziaria è che il governo di destra sociale, con una manovra di destra sociale, sapete cosa sta facendo? Semplice: sta cancellando le detrazioni per la classe media.
Non ci giriamo intorno. La norma varrà per il 2025 e qualcosa si potrà detrarre in base ai vari scaglioni, però il punto sostanziale è che la classe media italiana verrà colpita. La classe media italiana, quella che va sopra i 70-80 mila euro, un buono stipendio ma non stiamo parlando di miliardari, non avrà più possibilità di detrarre grandi spese dalla propria dichiarazione dei redditi.
Si tratta di un aumento di tasse? Certo. Ci sarà al contempo anche una riduzione di imposte per la classe più bassa? Certo. Ma il percorso è chiaro e l’avrebbe fatto anche la sinistra, tale e quale: favorire i più poveri a scapito della classe media. Solo che la sinistra lo avrebbe aggravato con patrimoniali e norme contro i proprietari di case.
Abbiamo quindi un governo liberale? No. Queste sono politiche liberali? No. Abbiamo un’economia e dei ministri che pensano come il presidente Milei? No. Forse ci troviamo con i meno peggio, visti i chiari di luna e considerato che pure la Francia sta pensando di introdurre una patrimoniale. Però…