Clima, cosa ci siamo detti al dibattito che fa incavolare Boldrin

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boldrin, battaglia, Visioni

Ed eccoci nel cuore del dibattito tra Daniele Visioni e me, con Michele Boldrin moderatore (ma che non si rivela un onesto moderatore, visto che minimizza o ignora i miei argomenti e le mancate risposte di Visioni mentre prende per oro colato tutte quelle di Visoni anche quando sono patentemente errate).

1. Onere della prova. Comincio io, col metter le mani avanti che l’onere della prova che il GW è antropogenico spetta a Visioni. Son costretto ad avanzare questa premessa perché in email privata Boldrin aveva affermato che quest’onere sarebbe di entrambi (cioè secondo Boldrin io dovrei a mia volta dimostrare che l’attuale GW non è antropico). Boldrin non capisce come funziona il metodo scientifico, ed è perdonato perché è un economista. Il fatto è che è Visioni che dice di sapere ed è lui che deve dimostrare la sua tesi. Io, invece, dico di non sapere; e il mio compito è (ed è stato) solo quello di valutare l’attendibilità delle ragioni di Visioni. Di fare, insomma, l’Avvocato del Diavolo e Visioni, se fosse intellettualmente onesto, dovrebbe non solo accettare di buon grado, ma esserne addirittura felice. Chiarita la cosa, passiamo alla mia prima domanda.

2. Tre prove. Chiedo quindi a Visioni di fornire 3 prove (il numero 3 è arbitrario, ma dobbiamo pur cominciare da qualcosa) secondo cui l’attuale GW (che io non nego) è dovuto all’aumento della CO2 (che io non nego). Ecco le risposte di Visioni:
a) Prima prova ([7:10]: Sono aumentate le concentrazioni di CO2.
b) Seconda prova [7:50]: L’aumento della CO2 è causato dall’uomo.
c) Terza prova [8:50]; la CO2 è un gas serra.

Visioni si rivela un pessimo logico. Capite bene che queste enunciate – con le quali io concordo – non sono, ciascuna, 3 prove di niente. Boldrin è uno intelligente (ha un IQ a 3 cifre, dice lui stesso di sé) e non può essersi accorto della cosa. Però tace e si guarda bene dal farlo notare a Visioni.

Siccome io sono un carattere propositivo correggo qui come Visioni avrebbe dovuto mettere le cose che ha detto. Avrebbe dovuto dire: «Siccome noi immettiamo CO2 [a,b] e questo è un gas-serra [c], allora il GW osservato è causato da noi». Quindi Visioni non ha saputo portare tre prove – e neanche due prove – ma una sola. Il fatto è che anche questa NON è una prova. Perché potrebbe benissimo essere che l’aumento (presunto) di GW dovuto alla CO2 sia solo rumore di fondo, coperto da cause naturali, e il dubbio è legittimo perché nel passato il pianeta visse GW maggiori.

Insomma, al momento non c’è alcuna PROVA, ma solo una congettura. Quando io faccio osservare che a), b) e c) non sono tre prove, Visioni sbotta in una risata sguaiata (12:35], che si commenta da sola. Boldrin si rende conto della incapacità di Visioni di mantenere il dibattito entro i confini dell’argomentare logico e dà a Visioni l’opportunità di correggersi. E infatti il collega riunisce le sue “tre” prove a-b-c in unica prova [14:20], aggiungendo che le misure satellitari confermano e la spettroscopia confermano le tre cose. Ma ancora non dirada il mio dubbio: e cioè che il contributo della CO2 antropica possa essere “rumore di fondo” coperto da cause naturali, le stesse che hanno comportato GW del passato.

 

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3. Clima del lontano passato. Boldrin chiede da quando si osserva l’attuale GW. Visioni dice da 150 anni, io dico da almeno 300 anni, cioè dal minimo della Piccola Era Glaciale (Peg). Visioni nega l’esistenza della Peg, adducendo che essa fu un fenomeno locale europeo, ma la cosa è in contradizione non solo con gli studi della climatologia locale di altre parti del pianeta, ma anche col fatto che la Peg occorse in un periodo di minima attività solare, che gli astrofisici chiamano Minimo di Maunder, il cui impatto sul clima non poteva essere altro se non globale. Continuiamo la discussione con me che mostro alcune risultanze dalla letteratura. Le reazioni di Visioni – come potete verificare da soli, e come dimostrerò inequivocabilmente al punto 3 della prossima puntata – sono improntate alla totale disonestà intellettuale. Vediamo perché. La prima figura è la seguente, che riproduce le variazioni climatiche del passato, anche lontano:

Visioni immediatamente vuol sapere la fonte. Che è un modo capzioso di fuorviare la discussione, cosa che Visioni fa costantemente. Perché il punto qui non è la fonte (la figura è una delle tante che si trovano in rete, e la riproduce anche Wikipedia alla voce, in inglese, Paleoclimatology), ma se Visioni la riconosce come attendibile. Lui dice di no, ma non dice perché né propone alcuna rappresentazione paleoclimatica del pianeta. Io avevo voluto far vedere questa figura per dimostrare, innanzitutto, che il cambiamento climatico è una costante naturale. E questo per sottolineare che io non nego i cambiamenti climatici, come invece Visioni continua a farmi negare nel corso del dibattito. La tecnica è la stessa: attribuire all’avversario frasi false.

Successivamente, mostro il clima del pianeta degli ultimi 400.000 anni [21:45].

E pongo a Visioni la seguente domanda: cosa impedisce al pianeta, oggi, di raggiungere un clima caldo come lo fu quello ai picchi di periodo interglaciale di 100, 200, 300, 400 mila anni fa, tutti più caldi del periodo interglaciale odierno. Al minuto [23:55] potete ascoltare la risposta di Visioni e giudicare da soli se risponde. Di fatto non risponde alla domanda che, ripeto, è: perché mai il pianeta non dovrebbe raggiungere nel presente periodo interglaciale (si chiama Olocene) un “caldo” come quello che raggiunse in TUTTI i periodi interglaciali precedenti. Incapace di rispondere Visioni, si risente e chiede a Boldrin [27:50] se egli è costretto a dover rispondere alle mie domande. Eh, sì, caro Visioni, sei tu che hai l’onere della prova e io sto facendo l’Avvocato del Diavolo: il metodo scientifico funziona così!

4. Clima degli ultimi 10mila anni. Chiedo quindi a Visione di commentare il seguente grafico che offre una rappresentazione della variazione climatica degli ultimi 10mila anni:

Ma appena Visioni vede la figura, va di matto, dice che «il grafico è sbagliato, è un grafico da clown» [31:20] e si rifiuta di discuterlo. Se fosse un uomo di scienza serio, egli spiegherebbe perché è sbagliato, ma invece si rifiuta di parlarne. Insomma si rifiuta di rispondere alla domanda che sorge spontanea, e cioè: Siccome nel corso degli ultimi 10mila anni il pianeta è stato più caldo di ora (periodi caldi olocenico, romano, medievale) e ora sta uscendo dalla Peg (il cui minimo occorse intorno al 1690), cosa ha fatto riscaldare il pianeta per 2 secoli successivi al 1690; e perché l’attuale caldo sarebbe preoccupante posto che nei periodi caldi olocenico, romano e medievale è stimato essere due gradi più di ora? Visioni si limita a dire che [32:35] «tu Franco Battaglia dici cazzate», che non è proprio un argomento. Comunque sia, acconsento di archiviare il grafico sopra e ne mostro uno preso da un Rapporto dell’Ipcc, che è il seguente:

In esso, la curva in alto rappresenta le variazioni climatiche degli ultimi 400mila anni (quindi la seconda figura del punto 3 sopra) e in mezzo è rappresentato il clima degli ultimi 10mila anni, ed è in perfetta concordanza col grafico precedente che Visioni ha detto essere un grafico “clown”. Siccome è riportato dall’Ipcc, Visioni non può dire che all’Ipcc sono dei clown e allora dice che è una ricostruzione sbagliata e datata del clima olocenico riportata nel Primo Rapporto Ipcc. Verrebbe spontanea la domanda: perché se l’Ipcc si sbagliò allora non potrebbe sbagliarsi ora? Ma ho preferito non infierire e, invece, ho mostrato ancora un terzo grafico di una ricerca che Visioni evidentemente non conosce, visto che la bolla come «farlocca, antecedente il 1996 e pubblicata su un giornale a caso». Invece la ricerca è del 2017 ed è del gruppo di Kutschera dell’università di Vienna ed è pubblicata su “Radiocarbon”:

grafico

La curva in alto ricostruisce l’estensione dei ghiacciai alpini degli ultimi 10mila anni, ove si vede bene che nei periodi caldi medievale, romano, olocenico, i ghiacciai erano molto più ritirati (gobbe nere) di oggi. Mentre io cerco di parlare, Visioni ride [37:00] affermando che «neanche mia nonna esporrebbe le cose come le espone Battaglia». Il tutto nel silenzio del moderatore Boldrin. Il quale, finché sta in silenzio, lascia tutti nel dubbio che voglia moderare in modo onesto, ma ogni tanto interviene togliendo ogni dubbio.

Alla fine Boldrin ha capito che il pianeta è stato più caldo di ora, ma il suo IQ a 3 cifre non gli basta per chiedersi: dov’è, allora, ‘sta eccezionale emergenza climatica? Lui si beve le parole di Visioni che dice che sono ricerche locali: Michele, le ricostruzioni del clima globale del passato avvengono, in assenza di satelliti, tramite ricerche di paleoclimatologia locali, che diventano variazioni globali se quelle locali sono tutte in fase.

La saga continua alla prossima puntata, che sarà ancora più istruttiva in ordine alla malafede negli argomenti del mio interlocutore.

3. Continua

Franco Battaglia, 29 luglio 2024

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