In un contesto in cui le tematiche ambientali e migratorie accendono i dibattiti più accesi, il ministro Matteo Piantedosi fa chiarezza sui roghi che in questi giorni stanno devastando la Sicilia e che conquistano le prime pagine dei giornali. La maggior parte degli incendi sono di origine dolosa, spiega il titolare del Viminale alla Verità, anche se i media sembrano volerli far passare come esclusiva conseguenza del cambiamento climatico.
Le parole di Piantedosi sugli incendi
“La responsabilità dell’uomo è evidente. La piaga dei roghi è molto antica ed è radicata in particolare in alcune regioni dove non di rado si riscontrano intenti criminali”. Una dichiarazione decisa che si lega a un’altra preoccupante realtà, quella della scarsa manutenzione del territorio. Nel panorama di sfide che dobbiamo affrontare, Piantedosi ritiene che la principale sia quella di coniugare la salvaguardia dell’ecosistema con lo sviluppo economico e sociale.
Quando si tratta di eventi meteorologici estremi, il ministro rimarca l’importanza della prevenzione e della corretta manutenzione dei boschi e dei corsi d’acqua. Piantedosi riconosce e elogia l’eccellenza delle strutture dello Stato, come la protezione civile e i Vigili del fuoco. Parlando di quest’ultimi, in particolare, dice: “I Vigili del fuoco hanno dimostrato anche in questa gravissima emergenza la loro professionalità e il loro grandissimo spirito di sacrificio”. Il Ministro accenna anche all’ammodernamento dei mezzi dei Vigili del fuoco in chiave di sostenibilità ambientale grazie alle risorse allocate nell’ambito del Pnrr.
Piromani beccati
A validare l’ipotesi, secondo cui molti dei violenti incendi che stanno devastando la Sicilia potrebbero essere stati causati intenzionalmente, c’è quanto successo a Barrafranca, un piccolo comune della provincia di Enna duramente colpito da questi incendi che, per diversi giorni, hanno devastato ettari di terreni coltivati, boschi e vegetazione mediterranea. Gli uomini dell’Arma della Stazione di Barrafranca hanno arrestato, quasi in flagranza di reato, un anziano di 79 anni che, armato di accendino e coltello, si stava allontanando da un terreno agricolo avvolto dalle fiamme. Decine di ettari di terreno sono stati rasi al suolo nell’area interessata. I Carabinieri erano in servizio nelle località di Moli e Caldarella quando hanno individuato il settantenne, lo hanno fermato e gli hanno trovato in possesso i utensili utilizzati per dar vita all’incendio che ha distrutto circa 30 ettari di uliveti e sterpaglie. Solo grazie a un fortuito caso, l’incendio non ha raggiunto le case vicine. Gli uomini dell’Arma hanno condotto il piromane in caserma, dove l’uomo ha anche tentato di corrompere un militare offrendogli del denaro per chiudere un occhio sull’accaduto. Questo tentativo ha ulteriormente aggravato la sua situazione: ora il 79enne è accusato non solo di incendio doloso, ma anche di tentato corruzione e porto abusivo di coltello.
Per approfondire
Lo stesso dicasi in Calabria. Nei giorni scorsi il presidente Roberto Occhiuto ha mostrato il video di un drone che pizzica un piromane intento ad incendiare delle sterpaglie in località Curinga. “La Calabria – ha detto Occhiuto – è una regione civile però ha anche qualche imbecille che va ad appiccare il fuoco nei boschi, come questo piromane che abbiamo beccato. Da dove viene, dalle caverne? Abbiamo messo in campo tutto quello potevamo mettere in campo, lavorano nei boschi gli uomini di Calabria Verde, la Protezione civile, i volontari, e abbiamo messo in campo come l’anno scorso anche i droni, anzi quest’anno 30 droni, perché l’unico modo di contestare la stupidità di chi rovina e incendia i boschi della Calabria è la deferenza. Sappiano che li prendiamo, non ci sono pietre utili ad abbattere i droni, li inseguiamo anzi come abbiamo fatto con questo imbecille. Abbiamo preso anche la targa del suo mezzo, abbiamo anche la visura, sto denunciando tutto ai carabinieri perché anche quest’anno sugli incendi tolleranza zero”. Non solo. Certo: alcuni incendi sono di natura colposa, come contadini che danno alle fiamme le sterpaglie e poi “L’80% degli incendi avviene per mano di piromani – ha poi confermato il presidente della Calabria – Dopo aver postato sui social il video che incastrava uno di questi mentre appiccava il fuoco, abbiamo registrato una tendenza opposta rispetto al giorno precedente con un calo del 50% degli incendi.