Commenti all'articolo Clima, non è colpa dell’uomo l’aumento delle temperature
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54 Commenti
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Davide
7 Agosto 2022, 10:41 10:41
Non lasciano spazio ai dubbi i dati del sesto Rapporto dell’Ipcc (AR6), l’International Panel on Climate Change, riassunti e forniti da Cnr-Isac. “E’ ormai accertato che le attività dell’uomo hanno causato il riscaldamento del clima e che questo sta evolvendo in modo molto più rapido rispetto al passato a causa delle sempre crescenti emissioni antropiche di gas serra, principalmente CO2 e metano, che hanno raggiunto livelli di concentrazioni in atmosfera mai riscontrati negli ultimi 800mila anni”,
Fate le vostre considerazioni. Ognuno è libero di credere a chi vuole ..
Nicolò
12 Novembre 2021, 17:08 17:08
In tutto questo dibattere sul clima c’è molto poca scienza, molta ideologia e moltissimi interessi.
Mauro Tozzi
7 Novembre 2021, 9:08 9:08
Mi viene in mente una frase che ho letto: “Tutti vogliono salvare il pianeta, ma nessuno vuole aiutare la mamma a lavare i piatti”.
Alan
6 Novembre 2021, 15:55 15:55
I dati ci sono, basta leggerli, e sono pubblici.Sappiamo esattamente quanta CO2 e CH4 ci sono oggi ed in passato, i carotaggi nel ghiaccio antartico sono uno strumento potentissimo e molto preciso, ed evidenziano che i livelli di gas serra nell’atmosfera non sono mai stati così alti come oggi, nemmeno durante i periodi ‘caldi’ millantati da qualcuno.Chi contesta questo, o è manipolato,o vuole visibilità oppure è talmente abituato alla sua comfort zone da non voler cambiare nulla delle sue abitudini.Preferisco comunque fare qualcosa rispetto ad un possibile rischio, piuttosto che fregarmene e rimanere fregato in un secondo momento.
Federico
6 Novembre 2021, 14:29 14:29
Un esempio semplice per capire. Vorrebbero far credere che previsioni a 50 anni siano affidabili quando è noto che lo “stato dell’arte della meteorologia” non riesce neanche ancora a prevedere l’evolversi si sistemi complessi oltre le 72 ore. Pochi sanno che nei modelli usati piccolissime variazione dei dati d’ingresso causano divergenze enormi nei dati d’uscita. Capite bene che è molto facile “impostare” a monte un modello, facendolo arrivare da una parte piuttosto che in un’altra. A voi le considerazioni finali.
Alessandro
6 Novembre 2021, 11:16 11:16
Nicola, dovresti invitare il prof. Prodi e il prof. Battaglia a Quarta Repubblica
Non lasciano spazio ai dubbi i dati del sesto Rapporto dell’Ipcc (AR6), l’International Panel on Climate Change, riassunti e forniti da Cnr-Isac. “E’ ormai accertato che le attività dell’uomo hanno causato il riscaldamento del clima e che questo sta evolvendo in modo molto più rapido rispetto al passato a causa delle sempre crescenti emissioni antropiche di gas serra, principalmente CO2 e metano, che hanno raggiunto livelli di concentrazioni in atmosfera mai riscontrati negli ultimi 800mila anni”,
Fate le vostre considerazioni. Ognuno è libero di credere a chi vuole ..
In tutto questo dibattere sul clima c’è molto poca scienza, molta ideologia e moltissimi interessi.
Mi viene in mente una frase che ho letto: “Tutti vogliono salvare il pianeta, ma nessuno vuole aiutare la mamma a lavare i piatti”.
I dati ci sono, basta leggerli, e sono pubblici.Sappiamo esattamente quanta CO2 e CH4 ci sono oggi ed in passato, i carotaggi nel ghiaccio antartico sono uno strumento potentissimo e molto preciso, ed evidenziano che i livelli di gas serra nell’atmosfera non sono mai stati così alti come oggi, nemmeno durante i periodi ‘caldi’ millantati da qualcuno.Chi contesta questo, o è manipolato,o vuole visibilità oppure è talmente abituato alla sua comfort zone da non voler cambiare nulla delle sue abitudini.Preferisco comunque fare qualcosa rispetto ad un possibile rischio, piuttosto che fregarmene e rimanere fregato in un secondo momento.
Un esempio semplice per capire. Vorrebbero far credere che previsioni a 50 anni siano affidabili quando è noto che lo “stato dell’arte della meteorologia” non riesce neanche ancora a prevedere l’evolversi si sistemi complessi oltre le 72 ore. Pochi sanno che nei modelli usati piccolissime variazione dei dati d’ingresso causano divergenze enormi nei dati d’uscita. Capite bene che è molto facile “impostare” a monte un modello, facendolo arrivare da una parte piuttosto che in un’altra. A voi le considerazioni finali.
Nicola, dovresti invitare il prof. Prodi e il prof. Battaglia a Quarta Repubblica