Si è finalmente chiusa l’inutile Cop29. L’Avvenire sostiene che sarebbe stato necessario stanziare 1.300 miliardi per i Paesi poveri per permettere loro di decarbonizzarsi, mentre in realtà ne sono stati previsti solo 300. Un fallimento, certo. Ma per capire bene bisogna andare a vedere nel dettaglio cosa prevede l’accordo finale.
Indovinate qual è il Paese che non darà neanche un euro agli Stati in via di sviluppo per ridurre le emissioni? La Cina. Cioè: la seconda economia del mondo, che brucia carbone come se non ci fosse un domani, che costruisce le centrali nucleari che non piacciono ai verdi e che brucia petrolio e gas, cosa fa? Non dà neanche un euro per la decarbonizzazione dei Paesi poveri mentre noi europei – che siamo morti che camminano – continuiamo a comportarci da climatisti d’assalto. Cornuti e mazziati.
Che siamo morti lo si capisce dal pezzo di Ferruccio De Bortoli. Anche lui ce lo siamo perso: il suo editoriale, sempre elegante e dai toni giusti, è il segno della fine della civiltà occidentale, capitalista e borghese di Milano. L’ho detta grossa? È così. Perché nell’articolo fa affermazioni mostruose. Il titolo è “Se la crisi climatica ci annoia” e all’interno si cita l’esito “deludente” della kermesse di Baku “dopo i disastri di Valencia e dell’Emilia”. Ma cosa c’entrano quelle due alluvioni? Cosa c’entrano?
Se anche uno come De Bortioli mette in relazione i casi di Valencia e dell’Emilia Romagna con il riscaldamento climatico e non con l’imperizia dell’uomo (quella sì enorme nel non mantenere le proprie città e nel non curare le fragilità idrogeologiche), allora siamo morti. Ma cosa c’entra Valencia che è finita sotto l’acqua per gli allarmi non dati e che già nel 1957 aveva avuto lo stesso identico fenomeno meteorologico? Cosa c’entra l’Emilia Romagna dove tra fiumi e argini mai puliti è evidente l’incapacità dell’uomo di saper gestire il cambiamento climatico? Secondo i geni della Cop29 noi dovremmo versare soldi agli africani e pensano così di risolvere il problema dell’Emilia Romagna. Questi si drogano pesante.
dalla Zuppa di Porro