Guerra in Israele: cosa sappiamo
- Ieri mattina intorno alle 7 (alle 6 in Israele) Hamas ha lanciato una vasta operazione militare denominata «Diluvio al-Aqsa»: oltre 5mila missili sono stati lanciati contro 21 località israeliane.
- Sono state registrate incursioni di guerriglieri a Sderot, nel Sud di Israele, e in altre cittadine di confine.
- Al momento il bilancio è di 700 morti e oltre 2.100 feriti tra gli israeliani, ma il numero sembra destinato a crescere. A Gaza, invece, dopo la risposta israeliana si contano almeno 413 morti e 1990 feriti.
- Il numero degli ostaggi non è ancora stato precisato, ma si parla di almeno 100 ostaggi nelle mani di Hamas. Clicca qui per sapere perché è questo il vero dramma in questo momento della guerra. I dispersi israeliani al momento sarebbero 750, un numero enorme: tra loro molti cittadini con doppio passaporto (americano, tedesco e altri).
- Il capo di Hamas, Mohammad Deif, ha rivendicato l’attacco: “È il giorno della grande rivoluzione, abbiamo deciso di porre fine a tutti i crimini dell’occupazione”.
- Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha richiamato i riservisti chiedendo loro di prepararsi alla guerra. Lo stato di emergenza è stato dichiarato in tutto il Paese. Netanyahu ha proposto un governo di unità nazionale. Il gabinetto del presidente ha dichiarato ufficialmente lo stato di guerra. Non si esclude un conflitto su larga scala regionale.
- Hamas ha rivelato di aver ricevuto il “sostegno” dell’Iran per pianificare e realizzare l’attacco.
- In “solidarietà” ai palestinesi, il gruppo militare di Hezbollah ha lanciato dei razzi dal Libano verso Israele. Tel Aviv ha risposto. Si teme l’allargamento del conflitto.
- Gli Stati Uniti garantiranno a Israele il rifornimento equipaggiamento e munizioni. Una portaerei statunitense è in viaggio verso l’area.
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Israele chiede all'Onu la condanna di Hamas
Si riunisce il consiglio di Sicurezza dell’Onu in emergenza. Prima di entrare, l’ambasciatore israeliano all’Onu Gilad Erdan ha detto: “Abbiamo una sola richiesta da fare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: deve condannare in modo inequivocabile Hamas, che ha colpito civili innocenti”. Secondo Tel Aviv sarebbero provati i “crimini di guerra” perpetrati dalle milizie jihadiste. “Questo è l’11 settembre di Israele, e da ora in poi nulla sarà come prima. Questa è una guerra contro il mondo civilizzato e libero”.
Il diplomatico è stato chiaro: “È il momento di cancellare le infrastrutture di Hamas. Israele non accetterà nessun falso paragone tra un gruppo che semina terrore e prende di mira innocente e il democratico Stato di Israele. Abbiamo visto centinaia di ebrei massacrati a sangue freddo”. E ancora: “Questa non è solo una guerra contro Israele, questa è la guerra al mondo libero, è la guerra alla civiltà, Israele è in prima linea contro il terrorismo. Se non dovessimo farcela noi, sarebbe il mondo intero a pagarne il prezzo”.
Il presidente iraniano Raisi sente i leader di Hamas
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha comunicato ad Hamas che difenderà le posizioni della Striscia di Gaza. Secondo Teheran, infatti, esiste un “diritto dle popolo palestinese all’autodifesa”. “Il regime sionista deve capire che gli equilibri di potere sono cambiati e ora per lui non è vantaggioso iniziare guerre. Il popolo palestinese ha vinto sul campo di battaglia”, ha aggiunto.
Biden parla con Netanyahu
Ecco la nota ufficiale della Casa Bianca.
Il presidente Biden ha parlato questa mattina con il primo ministro israeliano Netanyahu. Il Presidente ha espresso ancora una volta profonda solidarietà per tutti i dispersi, i feriti e gli uccisi e ha garantito il suo pieno sostegno al governo e al popolo di Israele di fronte a un attacco senza precedenti e spaventoso da parte dei terroristi di Hamas. Hanno discusso della presa di ostaggi da parte dei terroristi di Hamas, tra cui intere famiglie, anziani e bambini piccoli. Il Presidente ha sottolineato che non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo e che tutti i paesi devono restare uniti di fronte a tali brutali atrocità.
Il presidente Biden ha aggiornato il primo ministro sull’intenso impegno diplomatico intrapreso dagli Stati Uniti nelle ultime 24 ore a sostegno di Israele. Il Presidente ha anche comunicato che ulteriore assistenza per le forze di difesa israeliane è ora in arrivo in Israele e che altre seguiranno nei prossimi giorni. I leader hanno anche discusso degli sforzi in corso per garantire che nessun nemico di Israele creda di poter o dover trarre vantaggio dalla situazione attuale.
I due leader si sono impegnati a rimanere in contatto regolare nei prossimi giorni.
Gli Usa pianificano spostamenti navi vicino a Israele
Secondo Msnbc, che citano fonti Usa, gli Stati Uniti starebbero pianificando lo spostamento di navi e aerei militari verso Israele.
Possibile anche l’invio di armi, munizioni e armamenti che storicamente gli Stati Uniti conservano in Israele in caso di guerre in Medio Oriente. “Il presidente ha fornito ulteriore sostegno a Israele di fronte a questo attacco terroristico senza precedenti da parte di Hamas”, ha confermato la Casa Bianca in una nota.
Il pentagono ha confermato che gli Usa forniranno a Israele apparecchiature e munizioni, come detto dal capo Lloyd Austin. Confermato l’invio di portaerei verso il Mediterraneo: si tratta della Gerald Ford, coadiuvata dall’incrociatore lanciamissili Normandy e dai cacciatorpediniere lanciamissili Thomas Hudner, Ramage, Carney e Roosevelt.
Israele, il bilancio sale a 700 morti e 2.100 feriti
Non si ferma il tragico conto delle vittime in Israele. Secondo l’ultima nota diffusa, i decessi sono 700 e i feriti oltre 2.1000. La maggior parte sono Civili.
“Hamas è stato più barbaro e più brutale dell’Isis”, ha detto il generale Daniel Hagari. “Lasciatemi essere chiaro: Israele risponderà con determinazione e forza a questi crimini di guerra immotivati”
Sul lato palestinese invece si contano 413 decessi.
Ostaggi americani a Gaza
Secondo il ministro Israeliano agli Affari Strategici, Ron Dermer, sarebbero “decine” gli ostaggi a Gaza anche se c’è chi parla di un centinaio. La notizia, però, è che anche cittadini americani sono nelle mani di Hamas, circostanza che potrebbe rafforzare ancora di più il già forte impegno promesso dagli Usa a Israele.
Non è un caso se Biden avrebbe l’intenzione di autorizzare un significativo trasferimento di armi verso Tel Aviv.
Ci sono ancora terroristi di Hamas sul territorio israeliano
“Le forze di Hamas rimangono nel territorio israeliano”, lo ha riferito Daniel Hagari, portavoce delle forze di difesa di Israele. “Attaccheremo i terroristi ovunque si trovino e libereremo l’area”.
Erdogan si propone come mediatore
Mentre infuria il conflitto, sia l’Egitto che la Turchia sono visti come possibili mediatori. “Non c’è niente di buono nell’attaccare i civili”, ha detto Erdogan oggi. “Siamo pronti a fare di tutto per ridurre le tensioni. Invitiamo tutti gli attori a sostenere la pace”.
La mediazione egiziana per liberare gli ostaggi feriti, invece, non è andata a buon fine. Attraverso il Times of Israel alcune fonti del governo israeliano fanno sapere che, in realtà, in questo momento non è in corso nessun negoziato tramite l’Egitto con Hamas.
Gli ostaggi sono 100
L’ufficio stampa del governo israeliano ha confermato che sono almeno 100 gli israeliani al momento prigionieri a Gaza.
Intanto il ministero della Difesa ha ordinato l’evacuazione delle città al confine col Libano. Al momento le forze di difesa israeliane escludono che sia stato lanciato un attacco dal territorio libanese a quello israeliano.
Le trippe di Tel Aviv intanto continuano a marciare verso Gaza.
Nonstop troop movements near the Gaza border. pic.twitter.com/CoQcDYxOq4
— Trey Yingst (@TreyYingst) October 8, 2023
Tutti gli occhi puntati sull'Egitto, fallita la mediazione
Non solo Antonio Tajani: sono tanti i leader politici internazionali che chiedono all’Egitto di fare da mediatore tra Hamas e Israele.
Al momento, però, secondo quanto riporta il Wall Street Journal, sarebbe fallita la mediazione per il rilascio degli ostaggi feriti.
Anche Tel Aviv si è rivolta al Cairo per cercare un canale di dialogo con la Striscia di Gaza.
Gaza: 370 vittime
“Trecentosettanta cittadini sono stati uccisi e altri 2.200 sono stati feriti”, ha dichiarato il ministero della Sanità palestinese. È il risultato dei raid di Israele sulla Striscia.
Blinken: "Peggior attacco dalla guerra dello Yom Kippur"
Il segretario di Stato americano, Blinken, ha detto: “Quella di 50 anni fa era una guerra convenzionale, questo è stato un attacco terroristico contro i civili, il peggior attacco contro Israele dalla guerra di Yom Kippur”.
Poi ha confermato che tra le vittime in Israele ci sono anche cittadini americani.
Poi ha aggiunto che gli Usa sosterranno in tutti i modi Tel Aviv: “Vogliamo assicurarci che Israele abbia il necessario per affrontare l’attacco. Noi forniamo un’assistenza significativa a Israele e stiamo valutando a specifiche richieste di aiuto che Israele ha fatto”.
Raid Israele su Gaza
“L’IDF sta attaccando obiettivi nelle aree vicine alla recinzione di Beit Hanoun, utilizzate dal gruppo terroristico di Hamas per compiere attacchi contro lo Stato di Israele“, lo fa sapere l’esercito israeliano in un comunicato.
Tensioni al confine con il Libano
Secondo quanto si apprende, un proiettile dell’artiglieria israeliana avrebbe colpito una zona agricola in territorio libanese lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due Stati. Sarebbe la zona di Khreibe, nel distretto di Rashaya al Fukhar.
“L’esercito israeliano ha intercettato un drone di Hezbollah entrato nello spazio aereo israeliano”, dicono i media israeliani. Inoltre, secondo Al Jazeera, “un carro armato israeliano ha colpito un obiettivo nella zona di confine di Al-Khuraybah”, nel sud del Libano.
Ascolta qui l’audio di Michael Sfaradi: ecco perché Israele sta mandando i riservisti anche al Nord.
Hezbollah minaccia: "Intero mondo islamico in guerra con Usa e Israele"
“L’intera nazionale musulmana si unirà” alla guerra se “questa follia continuerà”. È la minaccia di Hezbollah, movimento islamista libanese, tramite le parole do Hashem Safi al-Din, capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah. L’accusa è quella di aver profanato i luoghi sacri dell’Islam.
È ufficiale: Israele è in guerra
Il consiglio di sicurezza nazionale ha espresso con un voto la sera scorsa, la decisione formale di dichiarare guerra, conferendo al paese il diritto di condurre “importanti operazioni militari”, così come riferito dall’Ufficio del Presidente del Consiglio. Ieri Netanyahu l’aveva già detto ufficiosamente, ma adesso è realtà: Israele è in guerra.
La legge fondamentale “Il Governo”, nel suo articolo 40, stipula infatti che il paese non può imbarcarsi in una guerra senza una risoluzione formale approvata dal governo stesso.
Cosa comporta questo? Le prime misure sono state diffuse dalle forze di difesa israeliane
- Scuole chiuse in tutto il Paese
- Attività commerciali a sud di Netanya e a nord del Negev centrale aperte solo se dispongono di accesso immediato a rifugi antiaerei
- Assembramenti vietati: massimo 10 persone all’aperto, 50 all’interno
Ecco i video degli attacchi di Israele contro Hamas
L’Idf, l’esercito di Difesa di Israele, sui suoi canali social ha diffuso i video della reazione all’attacco di Hamas.
A short while ago, IAF fighter jets struck a compound belonging to the head of the intelligence department in the Hamas terrorist organization.
The IAF is currently continuing to strike terror targets in the Gaza Strip. pic.twitter.com/uSHsXGFNzz
— Israeli Air Force (@IAFsite) October 8, 2023
https://twitter.com/IDF/status/1710949527652298769
Il bilancio dei morti si aggrava
I morti israeliani a causa dell’attacco di Hamas cresce: il conteggio è arrivato a 600 decessi oltre a 2mila feriti, di cui molti gravi.
War in Israel–last 30 hours. pic.twitter.com/EdCarXTqg0
— Israel Defense Forces (@IDF) October 8, 2023
"Cellule dormienti di Hamas in Israele"
Via via che le ore passano, si profila sempre più probabile l’invasione della Striscia di Gaza da parte di Israele. Dei report diffusi dall’Ansa, però, parlano di “due cellule dormienti” di Hamas pronte ad entrare in azione nel caso in cui i carri armati di Tel Aviv dovessero superare il confine.
L’esercito israeliano intanto sta evacuando le comunità residenti al confine con la Striscia.
Scontri sono in corso in diverse zone, come si vede dai video.
Questa mattina continuano i combattimenti e gli scontri a fuoco nel sud di #Israele. Gruppi di miliziani di #Hamas sono ancora nel territorio israeliano.pic.twitter.com/sNOyJ2KauP
— Luca Sebastiani (@LucaSebastiani_) October 8, 2023
Ritrovati alcuni giovani dispersi dopo l'attacco al Rave
Dopo 30 ore dall’assalto di Hamas, alcuni dei giovani dispersi che partecipavano al rave a Sud di Israele preso di mira dai miliziani sono stati ritrovati. Erano fuggiti riuscendo a mettersi in salvo. Sono arrivati nella zona di Nativot e sono stati messi in salvo.
Nei video qui sotto, il momento drammatico dell’attacco di ieri.
Palestinian terrorists invaded a festival where hundreds of Israelis were camping out for the Shemini Atzeret holiday.
The panic caused by this is evident on the fades of the civilians being targeted by heavily armed militants.
Pray for Israel. pic.twitter.com/l6zviWr2hy
— Jay Engelmayer (@jengelmayer) October 7, 2023
Hamas sta rifornendo i suoi infiltrati in Israele
I combattimenti continuano in almeno 8 località all’interno dello Stato di Israele. Secondo quanto fatto sapere dal portavoce di Hamas, il gruppo terrorista sarebbe riuscito a rifornire i suoi miliziani che si sono infiltrati da ieri. Questo significa che la strategia militare è stata ben congegnata.
Il Papa all'Angelus chiede di fermare la guerra
“Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente provocando centinaia di morti e feriti”, ha detto Bergoglio durante la celebrazione dell’Angelus in Piazza San Pietro. “Gli attacchi di armi si fermino, per favore , e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti”. E ancora: “La guerra è una confitta, è sempre una sconfitta. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina”.
Una cittadina tedesca rapita da Hamas
C’è anche una giovane di cittadinanza tedesca tra le persone scomparse ieri durante l’attacco di Hamas. Si chiama Shani Louk, secondo quanto riporta il Der Spiegel. Non si sa se sia viva o morta. Il settimanale tedesco, che ha visionato il video della giovane, lo descrive così: “La donna giace sul ‘truck’, con il volto rivolto verso il basso. Diversi uomini calpestano il suo corpo che pare inanimato. Un uomo le tira i capelli, un altro le sputa sulla testa sanguinante. Gli uomini gridano ‘Allahu Akbar’, ‘Allah è grandè. Poi la jeep si allontana a tutta velocità”.
La carta di credito della ragazza sarebbe stata utilizzata a Gaza, secondo quanto fatto sapere dalla banca alla famiglia della ragazza.
Tajani: "Preoccupano le feste a Teheran"
Sui social media iniziano a circolare le immagini di festeggiamenti a Teheran che celebrano l’attacco di Hamas a Israele. Per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, non è un buon segnale: “Speriamo – ha detto – che l’Iran non contribuisca a una escalation negativa. Certo i festeggiamenti nel Parlamento iraniano non sono un buon segno. Siamo speranzosi che il buon senso prevalga”.
Sale il numero delle vittime a Gaza
Secondo l’ultimo rapporto del ministero della Salute a Gaza, il bilancio delle vittime è salito a 313 mentre i feriti sono 1990.
Ancora scontri in Israele
“I nostri combattenti stanno ancora attaccando obiettivi nei nostri Territori occupati, siamo riusciti a sostituire i combattenti sul campo di battaglia con nuovi combattenti e siamo riusciti a fornire rifornimenti a coloro che stanno ancora combattendo”, ha detto il comandante delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, Abu Obaida. “Chiediamo a tutto il nostro popolo – ha aggiunto – di prendere parte a questa importante battaglia”.
Due turisti uccisi ad Alessandria d'Egitto
Secondo quanto riportano i media arabi, due turisti israeliani sarebbero morti ad Alessandria d’Egitto dopo un attacco.
Un cittadino britannico tra i dispersi
Secondo quanto riporta Sky News, tra i numerosi dispersi dopo l’attacco di ieri di Hamas ad un festival musicale vicino alla Striscia, ci sarebbe anche un cittadino britannico. Si tratta di Jake Marlowe. Inoltre un altro cittadino britannico potrebbe essere trattenuto a Gaza.
Israele, 24 ore per evacuare la zona vicino a Gaza
“La nostra missione per le prossime 24 ore è evacuare tutti i residenti che vivono intorno a Gaza”, ha detto il portavoce militare di Israele Daniel Hagari. Ci sono ancora ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, alcuni ancora in territorio israeliano. “Ci sono decine di migliaia di soldati combattenti nella zona. Raggiungeremo ogni singola comunità finchè non uccideremo ogni terrorista in Israele“, ha aggiunto.
Uccisi 400 terroristi di Hamas
Secondo quanto riporta l’esercito israeliano, sarebbero 400 i terroristi palestinesi uccisi nel sud di Israele e nella Striscia di Gaza. Catturate decine di miliziani di Hamas.
Sarebbero oltre 700 i dispersi in Israele
Secondo l’emittente Channel 12, sarebbero 750 gli israeliani ancora dispersi dopo l’attacco di Hamas.
Secondo l’ambasciata di Israele negli Usa sarebbero invece oltre 100 gli ostaggi. Per il Wall Street Journal, che cita fonti egiziane, Israele avrebbe chiesto al Cairo una mediazione per la liberazione degli ostaggi.
Iran: "Attacco di Hamas risposta ai crimini di Israele"
Il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian al telefono con l’omologo turco Hakan Fidan ha definito gli attacchi di Hamas come una risposta legittima ai continui “crimini del regime sionista”. “È necessario rafforzare la solidarietà tra i Paesi islamici a sostegno del popolo e della Resistenza palestinese”, ha aggiunto.
Ministero sanità Gaza: i morti sono 313. In Israele 350 decessi
Sale a 313 il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dopo la risposta militare di Israele all’attacco di Hamas.
Il bilancio delle vittime di Israele sale invece a 350 con oltre 1800 feriti.
Carri armati Israele verso Gaza
L’Esercito di Israele sta preparando un’incursione nella Striscia di Gaza. Questo almeno è quello che emerge dai video e dalle foto che emergono sui social network dove sono state riprese colonne di carri armati in direzione della Striscia di Gaza.
L’Idf israeliano aveva già ieri sera iniziato l’evacuazione dei residenti al confine con la Striscia.
Netanyahu ieri sera aveva invitato in un messaggio i cittadini palestinesi a lasciare l’area in vista dell’intervento militare di Tel Aviv.
Esercito israeliano in azione per liberare i kibbutz
In una serie di operazioni notturne, l’aviazione israeliana ha preso di mira Hamas a Gaza più volte, mentre simultaneamente l’esercito ha lavorato per evacuare le comunità in prossimità di Gaza dagli attivisti armati dell’organizzazione che si erano infiltrati nell’area.
Le persone che abitano nei kibbutz di Bèeri e Ofakim, che si erano rifugiate nelle loro case, sono state salvate dalle forze di sicurezza israeliane. Lo sesso dicasi nella stazione di polizia di Sderot, precedentemente occupata dagli attivisti di Hamas: ora è tornata in mano israeliana dopo l’uccisione dei 10 terroristi incursori.
Il tenente colonnello Richard Hecht fa sapere che sono ancora in corso scontri in otto aree del Paese. Israele ha “riacquistato il controllo di 22 località del sud”, ma scontri sono ancora in corso.
Hezbollah lancia razzi dal Libano
Il gruppo libanese Hezbollah ha lanciato decine di razzi e artiglieria contro Israele. Un gesto in solidarietà alla “resistenza palestinese”. Israele ha risposto al fuoco. Non ci sono stati feriti dalla parte israeliana.
Liberati alcuni ostaggi
Liberati alcuni ostaggi a Ofakim, al confine con Gaza. Uccisi 10 terroristi ma anche alcuni civili.
Secondo l’esercito di Israele, è ancora “significativo” il numero di civili in mano ad Hamas, tra cui donne, bambini, anziani e disabili. Lo ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus.
Hamas: "L'Iran ci ha dato sostegno"
La notizia che molti immaginavano sarebbe arrivata, ma che rischia di allargare il conflitto in Medio Oriente, è stata confermata dal portavoce di Hamas, Ghazi Hamad. L’Iran avrebbe dato il proprio sostegno militare ad Hamas per lanciare l’attacco ad Israele.
Morto l'accordo Arabia-Israele
Secondo Ian Bremmer, presidente di Eurasia Group, l’accordo fra Arabia Saudita e Israele “era vicino, c’era molta fiducia”. Ma “al momento penso sia morto, questo non significa che possa essere rilanciato in un altro momento”.
Netanyahu: "Sarà una guerra lunga e difficile"
Benjamin Netanyahu ritiene che Israele si stia “imbarcando in una guerra lunga e difficile”. In un messaggio pubblicato su X, Netanyahu ha aggiunto che la guerra “ci è stata imposta da un attacco omicida di Hamas”. Per ora Israele si concentrerà sulla “distruzione della maggior parte delle forze nemiche” infiltrate in Israele, poi prenderà forma un attacco su Gaza che “continuerà senza esitazione e senza tregua, fino al raggiungimento degli obiettivi”.
I morti in Israele sono 300, 232 nella Striscia di Gaza
Dopo l’inaspettato assalto di Hamas, il numero di vittime in Israele ha toccato quota 300, come comunicato da un rappresentante israeliano. Tale fonte, riferendo alla Cnn, ha divulgato questi dati drammatici. Nel frattempo, come riportato dai media locali, le persone ferite superano quota 1.500. I conflitti sono andati avanti ininterrottamente per l’intero arco della giornata. Al calare della sera di sabato, Tel Aviv, insieme ad altri luoghi, è stata nuovamente presa di mira da una ripresa di attacchi di missili.