Economia

Come Bankitalia ha creato dal nulla 1.000 miliardi

© Arigatou tramite Canva.com

Avevamo pensato di dire la nostra su Giambruno e le ragazze che bevono perché è il tema del momento assieme ad alcune frasi del libro di Vannucci, ma purtroppo abbiamo il vizio di parlare di cose serie. I lettori ci scuseranno. Giorgetti sulla manovra di bilancio: “Chiacchiere come nel calcio d’agosto. Andranno fatte delle rinunce”. Il ministro si pone il problema delle risorse da trovare e rimane realista: “Andremo incontro a scelte difficili”.

Traduzione: i deficit pubblici erano improvvisamente saliti dal 2,3% dei tempi di Salvini e Di Maio al 10% e poi 8,7% (del Pil) per lockdown e sanzioni e ora invece ritornano al 3,7% dice Giorgetti. Nessuno sembra voglia chiedersi come mai le risorse per finanziare i costi dei lockdown e pandemia (tamponi, extra incentivi a ospedali e medici per i pazienti covid, vaccinazioni di massa, ecc.) si siano di colpo trovate e parliamo di circa 150 miliardi. Idem per il costo del gas che invece di venire a basso costo dal gasdotto Gazprom è stato comprato a cinque volte tanto di media da Usa, Qatar, Norvegia e persino Russia, ma liquefatto per nave.

Se si fanno cose distruttive o dannose come i lockdown, le sanzioni o i tamponi e vaccinazioni si trovano 200 miliardi. Se manca invece un’emergenza per fare cose utili, come la riduzione delle tasse che interessa a tutti, non ci sono soldi. Come ogni tanto proviamo a spiegare, centinaia di miliardi di euro sono stati creati da Bankitalia, senza raccogliere soldi sui mercati o da clienti, senza quindi direttamente indebitarsi.

Come si può vedere il suo bilancio è aumentato da 554 miliardi nel 2013 fino a 1.538 nel 2021 e nell’ultimo bilancio del 2022 siamo a 1.477 miliardi. Sono circa mille miliardi, mille miliardi… non 10, non 100, 1.000 miliardi di euro: la metà del Pil e il 40% del debito pubblico. Stiamo parlando di una cifra enorme.

bankitalia miliardi

Una banca come Unicredit o Intesa aumenta anche negli anni il bilancio, ma deve raccogliere soldi dai clienti o emettere bonds e in corrispondenza fare mutui e prestare, mettendo in circolazione soldi, che poi vengono ridepositati presso di loro. Bankitalia non fa prestiti e mutui e non raccoglie soldi né dai clienti né dal mercato.

Semplicemente, quando alla Bce lo decidono, aggiunge zeri nel saldo a computer del suo bilancio e in questo modo appaiono centinaia di miliardi con cui compra BTP (adesso ne ha per 700 miliardi). Se si tratta allora di lockdown, tamponi, vaccinazioni e sanzioni alla Russia, la Bce decide che si devono creare centinaia di miliardi dal nulla e non “badare a spese”. Se invece si tratta di sussidi di povertà per fronteggiare l’inflazione, riduzioni di tasse per risollevare le piccole imprese, no. Anzi la Bce dice di smettere.

In pratica puoi avere il governo che vuoi ma il risultato non cambia, perché il governo può solo indebitarsi e invece Bankitalia può creare centinaia di miliardi senza indebitarsi. Dai commenti ai nostri articoli, qui e altrove, si nota la perplessità di chi legge, perché non trova mai scritto sui giornali o discusso in tv questo fatto e quindi immagina che la nostra sia una tesi bizzarra.

Ma abbiamo ora appena pubblicato qui sopra i bilanci di Bankitalia dal 2013, copiandoli direttamente dal bollettino stesso di Bankitalia. Ci sono mille miliardi in più, da circa 500 miliardi del 2013 si è passati ora a 1.500 miliardi. Bisogna credere ai propri occhi più che alle chiacchiere. Bankitalia però non deve mai restituire soldi a nessuno, non emette titoli sui mercati e non raccoglie risparmi, giusto? Questi mille miliardi allora non sono debito. Se non sono debito, cosa sono? Ovviamente, sono stati quindi creati dal niente e poi utilizzati appunto per comprare BTP e fare alcuni finanziamenti alle banche. Ma tra il 2008 e il 2013 non lo si faceva quasi e ora Bankitalia ha smesso di nuovo di farlo, per cui il governo non può che proporre di ridurre il deficit di circa 50 miliardi (se si scende al 3,7%) dai tempi di Draghi.

Lo stesso è avvenuto in Francia con la Banque de France e in Spagna o Usa ecc. Si chiama “indipendenza della Banca Centrale”. In Asia la cosa non esiste, perché in Giappone in campagna elettorale i partiti dichiarano che se eletti chiederanno alla Banca Centrale di fare politiche di finanziamento. Da noi oggi ti zittiscono se parli di quello che fa Bankitalia perché è “indipendente” e dunque può fare quello che vuole. Negli anni del miracolo economico non esisteva questa “indipendenza”, esiste solo dagli anni Ottanta. Ma perché la banca centrale dovrebbe continuare ad essere indipendente se da quando lo è diventata le cose sono peggiorate? Attendiamo una risposta.

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 2 settembre 2023