Commenti all'articolo Come si è arrivati alla scuola dei somari
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23 Commenti
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Sal
8 Giugno 2020, 8:55 8:55
@ DavideV8
“Missione perfettamente riuscita: creare una massa di ignoranti ossequiosi delle scemenze politicamente corrette infilate a forza nei cervelli di bambini e ragazzi, violentandoli.”
Resta il mistero impenetrabile e oscuro del perché l’italia, nonostante l’indottrinamento della scuola pubblica, sia un paese a maggioranza di destra. Come mai la scuola pubblica, nonostante tutti gli sforzi, non riesce a creare un popolo di sinistra?
Come mai?
Forse perché, semplicemente, racconti una balla ridicola.
rosario nicoletti
7 Giugno 2020, 12:22 12:22
Chiarissima e puntuale la ricostruzione di Desiderio. Vorrei completare, se mi è permesso, il ragionamento: il passaggio da scuola di élite a scuola di massa è stato realizzato in modo fallimentare. Il valore legale del titolo di studio è stato effettivamente la foglia di fico che ha coperto la sconcezza di una scuola che ha ridotto a zero la sua capacità di selezione. E abolire il valore legale sarebbe perfettamente inutile, se non accompagnato da selezioni all’ingresso di scuole, università e mondo delle professioni.
claudio zanella
7 Giugno 2020, 11:34 11:34
Mi sono laureato nel ’77 e la scuola allora funzionava (a parte gli inutili esami di stato per ingegneri che non avevano alcun senso e i cattivi corsi di inglese). Basterebbe rimetterla in funzione come allora, con le relative BOCCIATURE per insufficienza di merito o CONDOTTA.
Kim
7 Giugno 2020, 11:10 11:10
Fascisti borghesi ancora pochi mesi!
Nuccio Viglietti
7 Giugno 2020, 9:40 9:40
Scuola italiana apparentemente uscita distrutta da post ’68 in realtà ha incominciato ad assolvere pienamente suo unico scopo…formazione distorsione mentalità di intere generazioni secondo principi di peloso egualitarismo che ha abbassato drasticamente livello qualitativo intellettuale di alunni ma soprattutto ha concorso a creare nuovi insegnanti sempre meno all’altezza di loro compito… tragedia nazionale pianificata…risultati possono vedersi in ministri attuali (per esempio proprio di pubblica istruzione) che 60 anni fa avrebbero faticato a superare esami di terza media!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Sal
7 Giugno 2020, 9:23 9:23
Continua la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della scuola italiana che secondo questo figuro sarebbe diventata addirittura un manicomio!
In realtà la storia recente per sommi capi della scuola italiana (che Desiderio ignora) è questa:
Negli ultimi 30 anni la scuola dei programmi è stata sostituita dalla scuola della programmazione ed infine, attraverso una serie di riforme (di destra e di sinistra) dalla scuola dell’autonomia che possiede ampi margini di discrezionalità educativa e formativa.
La pluralità dell’offerta formativa della scuola pubblica è garantita proprio dall’autonomia scolastica dei singoli istituti che non rispondono, attraverso nessun atto di sottomissione, al MIUR.
In pratica ogni scuola, in base alle indicazioni nazionali del Ministero della Pubblica Istruzione, formula la propria offerta formativa attraverso il PTOF, tenendo conto proprio delle specificità del territorio e delle esigenze dell’utenza in cui esercita la propria funzione educativa. I programmi nazionali (quelli comunisti secondo Desiderio) non esistono più da un pezzo!
Il trucchetto di denigrare la scuola pubblica italiana a vantaggio di quella privata (si chiama privata visto che c’è un padrone che ci guadagna) è vecchio quanto il cucco!
@ DavideV8
“Missione perfettamente riuscita: creare una massa di ignoranti ossequiosi delle scemenze politicamente corrette infilate a forza nei cervelli di bambini e ragazzi, violentandoli.”
Resta il mistero impenetrabile e oscuro del perché l’italia, nonostante l’indottrinamento della scuola pubblica, sia un paese a maggioranza di destra. Come mai la scuola pubblica, nonostante tutti gli sforzi, non riesce a creare un popolo di sinistra?
Come mai?
Forse perché, semplicemente, racconti una balla ridicola.
Chiarissima e puntuale la ricostruzione di Desiderio. Vorrei completare, se mi è permesso, il ragionamento: il passaggio da scuola di élite a scuola di massa è stato realizzato in modo fallimentare. Il valore legale del titolo di studio è stato effettivamente la foglia di fico che ha coperto la sconcezza di una scuola che ha ridotto a zero la sua capacità di selezione. E abolire il valore legale sarebbe perfettamente inutile, se non accompagnato da selezioni all’ingresso di scuole, università e mondo delle professioni.
Mi sono laureato nel ’77 e la scuola allora funzionava (a parte gli inutili esami di stato per ingegneri che non avevano alcun senso e i cattivi corsi di inglese). Basterebbe rimetterla in funzione come allora, con le relative BOCCIATURE per insufficienza di merito o CONDOTTA.
Fascisti borghesi ancora pochi mesi!
Scuola italiana apparentemente uscita distrutta da post ’68 in realtà ha incominciato ad assolvere pienamente suo unico scopo…formazione distorsione mentalità di intere generazioni secondo principi di peloso egualitarismo che ha abbassato drasticamente livello qualitativo intellettuale di alunni ma soprattutto ha concorso a creare nuovi insegnanti sempre meno all’altezza di loro compito… tragedia nazionale pianificata…risultati possono vedersi in ministri attuali (per esempio proprio di pubblica istruzione) che 60 anni fa avrebbero faticato a superare esami di terza media!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Continua la vergognosa campagna diffamatoria nei confronti della scuola italiana che secondo questo figuro sarebbe diventata addirittura un manicomio!
In realtà la storia recente per sommi capi della scuola italiana (che Desiderio ignora) è questa:
Negli ultimi 30 anni la scuola dei programmi è stata sostituita dalla scuola della programmazione ed infine, attraverso una serie di riforme (di destra e di sinistra) dalla scuola dell’autonomia che possiede ampi margini di discrezionalità educativa e formativa.
La pluralità dell’offerta formativa della scuola pubblica è garantita proprio dall’autonomia scolastica dei singoli istituti che non rispondono, attraverso nessun atto di sottomissione, al MIUR.
In pratica ogni scuola, in base alle indicazioni nazionali del Ministero della Pubblica Istruzione, formula la propria offerta formativa attraverso il PTOF, tenendo conto proprio delle specificità del territorio e delle esigenze dell’utenza in cui esercita la propria funzione educativa. I programmi nazionali (quelli comunisti secondo Desiderio) non esistono più da un pezzo!
Il trucchetto di denigrare la scuola pubblica italiana a vantaggio di quella privata (si chiama privata visto che c’è un padrone che ci guadagna) è vecchio quanto il cucco!