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Confindustria e l’assurdo “no” di Roma a Di Amato - Seconda parte

E arriviamo al castello di Blandings e ai suoi salotti. Nei giorni scorsi si sono addensati dei torbidi. Gli è che in assemblea piccoli e grandi imprenditori si sono alzati in piedi (Leonardo, Enel, Rds e alcuni piccoli) e hanno detto: ueeee ma che siete matti, ma davvero non volete far correre per la presidenza il più importante imprenditore industriale privato romano? Sono matti loro, come insegna Wodehouse al concorso della vacche; Berty, la più bella delle scrofe non vince mai. Ma quella è satira e qui dovremmo ragionare di cose serie.

Nicola Porro, Il Giornale 28 giugno 2020

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