In fondo, ci vien da dire che l’unico conflitto d’interessi che non gli si può addossare è quello relativo alle manette per gli evasori, cult del suo attuale governo. Se infatti in passato fosse valsa questa legge, sia lui che il suocero avrebbero rischiato grosso. Quest’ultimo, Cesare Paladino, padre della sua compagna, ha patteggiato una pena a un anno e due mesi per l’accusa di peculato, relativa a proventi non versati della tassa di soggiorno del suo Grand Hotel Plaza, quantificati in 2 milioni di euro.
Lo stesso Conte ha avuto problemi con Equitalia, visto che gli venne contestata la mancata documentazione per due cartelle, una del 2009 e una del 2011, per un ammontare complessivo, tra mancati pagamenti di tasse, multe e imposte, di oltre 50mila euro.