Il fascismo di Leu
Al che Draghi ha dovuto con poche e precise parole, come è nel suo stile, rimettere i puntini sulle i dicendo che la sintesi spetta a lui e se a un partito non piace la può sempre bocciare. Quanto a Leu, in modo meno ipocrita, il veto è stato esplicito, a conferma che l’antifascismo ad usum delphini della sinistra è esso stesso “fascista”: escludente, intollerante, necessitato ad avere un nemico per esistere e per ciò stesso incapace di stare al metodo prima che al merito imposto dal presidente della Repubblica e da quello incaricato.
Come spesso accade nella storia, anche in quella di un piccolo Paese come l’Italia, i momenti di crisi hanno perciò un piccolo pregio: fanno chiarezza. E permettono perciò di ripartire, si spera presto, con un fardello di ipocrisie e menzogne, dilettantismi e scarsa serietà, meno pesante.
Corrado Ocone, 6 febbraio 2021