Cosa ci tocca sentire… Ma possibile che non ci sia mai un limite alla decenza? Giuseppe Conte, l’ex presidente del Consiglio grillino, l’uomo che ha tenuto in scacco l’Italia per mesi e mesi con i suoi DPCM, i suoi lockdown, i suoi coprifuoco, adesso, improvvisamente, dice che “bisogna ripartire”. Anzi, è pure 4-5 giorni che lo va ripetendo, sottolinea. Eh, ci scusi se siamo arrivati tardi, presidente. Queste parole sorprendenti, per usare un eufemismo, sono state pronunciate in un video pubblicato qualche ora fa sui social network dallo stesso Conte e indirizzato a Fedez, il cantante che più di tutti lo aveva attaccato e con toni molto duri per non aver fatto rispettare le norme anti assembramento durante i suoi recenti comizi.
Le parole del cantante
L’artista aveva scritto sui suoi canali indignato: “Il settore dello spettacolo e i suoi lavoratori sono ormai del tutto abbandonati. Il green pass è lo strumento per tornare alla normalità, ma non per loro. Con la certificazione perché non riaprire alla capacità massima dei concerti? Mi continuo a domandare perché solo in Italia non si fa letteralmente nulla per introdurre norme e progettualità per far ripartire il mondo dello spettacolo con gli strumenti che oggi sono a disposizione e che potrebbero garantire la sicurezza di tutti”. E ancora: “Se da una parte il ministero dei Beni culturali e il governo non fanno nulla, dall’altra veniamo deliziati da queste immagini festose, che rappresentano un vero e proprio schiaffo in faccia per intere famiglie che per voi evidentemente sono inesistenti”. E infine chiosa: “La vostra propaganda non può venire prima delle persone. Quando parliamo di spettacoli non stiamo parlando di stronzate di poco conto, ma parliamo di 200mila lavoratori falcidiati da due anni di immobilità quasi totale e politiche assenti. C’è un intero settore in ginocchio da due anni, dimenticato da tutti”.