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Conte crede di essere a Berlino est

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Se non amate Capalbio e non amate Berlino Est, quella plumbea dei tempi della Germania comunista (la DDR), vi diamo un consiglio: l’Italia di oggi non fa più per voi. Non ci credete? Beh, noi proviamo a spiegarvelo cominciando da una attività che non abbiamo mai frequentato e che non frequenteremo mai: la palestra.

Tra le tante cose, infatti, che ha detto nella sua ennesima conferenza stampa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, c’era pure questa frasetta: “Se non entriamo nella logica che chi amava andare in palestra potrà comunque svolgere attività motoria in casa, fuori, eccetera”. Fermiamoci qui. E andiamo a fare l’analisi di questa frase del Premier. Entrare nella logica, ma quale? Quella di rinunciare a delle libertà, seppur ricreative in questo caso, perché di ciò si tratta? Ebbene, non solo dal Governo si premette una rinuncia ma si indicano delle soluzioni.

Una: svolgere attività motoria in casa. E qui, la faccenda si fa ancor più seria. Quanti italiani hanno case così grandi, terrazze, giardini o campi da poter svolgere attività motorie a casa propria? A Capalbio, probabilmente, i villeggianti più ricchi, elitari e spesso di sinistra (noiosissimi) ce l’hanno. Il popolo meno. Quanto al farla all’aperto o altrove questa attività motoria, qui entriamo nella declinazione del tempo libero di ognuno di noi e del come impiegarlo: ma davvero gli italiani devono farsi suggerire come fare attività motoria dal Governo?

Ma che siamo, a Berlino Est prima del 1989 e della caduta del Muro? Poiché da sempre, nella storia umana, il diavolo si annida nei dettagli, non possiamo che sentire puzza di zolfo: il coronavirus lo vogliamo combattere tutti ma se tra gli effetti collaterali di questa battaglia il più frequente e non considerato abbastanza è quello che riduce la libertà, vi invitiamo perlomeno a riflettere. Perché a noi Capalbio non piace. Berlino est (quella comunista, di una volta) ancora meno. A noi piace questa parola, indomita e – visti i tempi – anche un po’ scorretta: libertà.

Il Corsaro Nero, 25 ottobre 2020