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Conte e il fallimento della democrazia - Seconda parte

Nell’ultimo discorso al “suo” popolo Conte ha decretato il fallimento di circa 500.000 attività

Se prima le aziende avevano la possibilità di far fronte con qualche riserva di liquidità oggi, a distanza di due mesi dove hanno continuato a pagare in questi 60 giorni i fornitori e gli stipendi (anticipando la cassa integrazione che non si è vista), hanno finito la liquidità. Un’azienda senza soldi è, né più e né meno, che uno zombie. Ancora una volta siamo in ritardo sulle scelte condannando a morte attività a cui si è data la possibilità di riaprire troppo tardi e, anche se apriranno, non potranno sostenere tutti i costi diretti ed indiretti.

Ma è palese che questo non sia importante quando si ha un 54% di gradimento. Vorrei piuttosto un Presidente del Consiglio che abbia l’1% di gradimento, se questo è il metro di paragone. Perché questo significherebbe che finalmente avremo qualcuno che lavora negli interessi della sua Nazione e non negli interessi di sé stesso. Ci stiamo giocando il futuro. Questa democrazia è la peggiore fra tutte le dittature perché stiamo sacrificato le competenze esaltando la mediocrità che pensiamo ci rappresenti.

Giordano Riello, 29 aprile 2020

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