Comunque, a parte gli slogan demagogici irrealizzabili di Conte, l’Italia potrebbe rialzarsi se, anziché ricorrere alla sola cassa integrazione o a quelle altre forme “sindacali” che siamo sempre così bravi ad inventarci, cogliesse l’opportunità di questa crisi inaspettata per rinnovarsi, diventando più digitale, più liberale e meno assistita, grazie alla nostra Grande Bellezza e ai nostri plus unici nel mondo, dalla cultura, all’arte, all’enogastronomia, alla moda, al design e agli investimenti di quelle piccole uniche aziende di componentistica e macchine industriali che solo noi italiani abbiamo.
Ma se continuiamo a botte di spot e di redditi di cittadinanza, tanto cari al nostro Premier e ai grillini, andremo a fondo con l’unica consolazione che forse vedremo di meno in tv all’ora di cena il nostro amato Premier che, con i barbieri chiusi, non potrà più farsi ritocchini. A meno che il suo Figaro personale non entri sottecchi a Palazzo Chigi.
Luigi Bisignani per Il Tempo, 15 marzo 2020