Il premier Giuseppi a questo punto parla come un alienato, uno che ha smarrito ogni senso della realtà se mai l’ha avuto. Un disperato disposto a tutto pur di durare, atterrito dall’unica prospettiva di tornare nell’anonimato, disposto ad ogni compromesso, fosse anche il peggiore, il più scandaloso, il più avulso da quel corpo sociale che pretende di avere salvato, terrificante conferma di una distanza siderale fra la bolla blindata di chi comanda e il prato basso dei disperati “da ristrutturare o chiudere”, per dirla con le vampiresche parole del senatore a vita Monti.
Max Del Papa, 19 gennaio 2021