La posta dei lettori

Contro il populismo sanitario della Mannocchi

L’inviata di La7 denuncia la lunga attesa per un esame gridando alla demolizione della democrazia. Peccato che…

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Caro Porro,

ho letto stupefatta la polemica di Francesca Mannocchi sulla sanità italiana. Sia chiaro che non è la donna malata di sclerosi multipla che intendo discutere: è ovvio che la sua condizione la autorizza alla rabbia e alla frustrazione, né nego che ci siano parecchie cose che non funzionano negli ospedali del nostro paese. Ma l’argomentazione di Mannocchi è diventata una presa di posizione pubblica, e come tale credo sia legittimo discuterla, perché in essa ci vedo un sottile populismo sanitario.

Giornalista e scrittrice, Mannocchi lamenta di essere riuscita a ottenere il suo esame di routine, in particolare la risonanza magnetica, dopo una lunga attesa al telefono con il centro di prenotazione della sua regione, il Lazio, per poi sentirsi dire che “la prima risonanza magnetica disponibile è a luglio 2025 a Frosinone, in un’altra provincia, a 90 chilometri da casa mia”. Mentre, privatamente, al costo di 680 euro, ha trovato posto dopo appena due giorni. E ha preso appuntamento, dice, “perché ho la fortuna di potermelo permettere”.

Ma la conclusione a cui giunge è politicamente apocalittica: dice, cioè, che così si “demoliscono le democrazie. Dando l’illusione che i diritti siano per sempre protetti, dal diritto e dalla Costituzione, mentre vengono quotidianamente erosi dalla politica che non è all’altezza del presente”. Ora, caro Porro, a lei sembrano davvero così tanti tre mesi e qualche settimana di attesa per un esame, seppur delicato, di routine? Voglio dire, è vero che l’articolo 32 della Costituzione italiana, da Mannocchi citato, “tutela la salute come fondamentale diritto della persona”, però esso non stabilisce che l’individuo ha diritto a chiamare oggi per avere un appuntamento domani.

Fuori dai denti: la mia mamma, anche lei malata cronica, pragmaticamente calcola i tempi d’attesa dei suoi esami, e, se deve fare una esame ad aprile, lo prenota a gennaio. Non mi sembra la fine del mondo. Sicuramente, non mi sembra la fine della democrazia.

Iolanda, 3 aprile 2025

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