Controllava pure me: ecco come agiva lo spione dei conti correnti

Nel mirino Giorgia Meloni e il ministro Crosetto, oltre ad altri 41 politici. Anche “Porro” nelle ricerche

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spia conto corrente 02

La notizia di giornata è il bancario che spiava i conti correnti di politici, parlamentari e imprenditori. Tra l’altro: ho scoperto, da indiscrezioni giornalistiche, che spiava anche il mi conto. Pure Porro sotto osservazione, andiamo bene. Comunque: secondo quello che scrive Bianconi sul Corriere della Sera, questo signore nel caso di Crosetto avrebbe anche guardato anche l’estratto conto delle carte di credito. E questo è un problema, perché lì dentro si può trovare di tutto.

Facciamo un esempio col mio conto. Si vede il mio stipendio, qualche pagamento, ma se entri nell’estratto della carta di credito si può risalire alle singole transazioni fatte. E quello che io mi sono comprato, e soprattutto dove l’ho fatto, non voglio che lo sappia nessuno. È una violazione della privacy piuttosto forte. Sono andato, per esempio, da Giorgio Tocchi e ho comprato tre scarpe e tre pullover. Non voglio che lo sappia il bancario, va bene? Voglio che non lo sappia.

Come nota bene sul Giornale Luca Fazzo, adesso la procura sta dando la caccia al complice o ai mandanti di questo signore. Insomma, la vicenda ovviamente di per sé potrebbe anche valere poco. Però adesso gli indizi cominciano ad essere tantini. Abbiamo il finanziere Pasquale Striano, e nessuno sapeva per chi violava i SOS della Direzione Nazionale Antimafia. Poi abbiamo la Maria Rosaria Boccia e i messaggi di Sangiuliano che vengono pubblicati. Poi abbiamo il bancario che guarda i conti della Meloni e di Crosetto. Tutti volevano vedere i conti di Crosetto, ma io non riesco a capire tutta questa specie di arrapamento per i suoi conti.

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