Il professor Giorgio Palù, capo dell’Aifa, spiega: entro giugno, avremo immunizzato i soggetti più a rischio. Ma dovremo tenere le mascherine praticamente fino a primavera 2022. Vanno bene le “indispensabili misure di prevenzione individuale”. Ma che ne dovrebbe essere della prevenzione “collettiva”? Se davvero avremo messo al sicuro chi di Covid può morire, che senso potrebbe avere tenere chiusi teatri, stadi, cinema, musei, ristoranti e bar?
L’obiettivo dovrebbe essere un altro: tutelare i più fragili e poi lasciare che gli altri convivano, attentamente ma serenamente, con un virus che non è l’ebola né l’Aids. Potremmo forse permetterci un altro anno intero di coprifuoco e serrate?
Nicola Porro, 6 gennaio 2021