Politiche green

Cop29, ci prendono per i fondelli: riunione green nel regno del fossile

È molto divertente quanto succede alla famosa Cop29, quell’incontro internazionale che si occupa dell’ambiente del mondo. Sapete dove la fanno? A Baku, in Azerbaijan! E il padrone di casa, appena arrivano tutti i delegati, 50mila persone dice “il petrolio è un dono di Dio”.

Cioè, siamo alla farsa. Dove fanno la roba sulle questioni ambientali? A Baku in Azerbaijan, dove arrivano i tubi del gas che girano in tutto il mondo perché è puro fossile e non se ne vergognano di dirlo.

Giustamente Franco Prodi dice: è difficilmente contestabile la ridicolaggine di fare un convegno sull’ambiente, sul fotovoltaico e sull’eolico a Baku. E l’altra cosa che dice è che in realtà con l’agenda di Trump, che lascierà il Club di Parigi, cioè l’accordo per la riduzione delle emissioni di CO2 mostruosamente penalizzante per tutti i paesi industrializzati, di fatto “questa Cop29 nasce già fallita”.

Io dico, sapete che facciamo? Facciamo una riunione dei pacifisti alla Nato. Facciamo una riunione di bacchettoni in un club di scambisti. e lo mettiamo in un ostello per orge. Ma come si può fare la riunione della Cop29 a Baku, in Azerbaijan? Cioè, è veramente Dracula a capo dell’Avis.

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