Col nostro dossier abbiamo dimostrato con numeri e dati certificati come oltre 30 anni di politiche stataliste, clientelari ed assistenzialiste abbiano contemporaneamente paralizzato il Pil, triplicato la povertà, ridotto redditi e salari e comportato l’esodo di aziende sane e cervelli in cerca di paesi meno canaglia dell’Italia con chi vuole rischiare per produrre.
E cosa dire del totem della famosa “sanità pubblica” che lascia morire proprio le persone meno abbienti nei pronto soccorso o in attesa di una visita specialistica.
I tempi della giustizia civile da record negativo anche quelli, ed il delirio burocratico in cui siamo immersi con le oltre 160mila norme che strangolano qualsiasi anelito imprenditoriale e molto altro di assolutamente negativo.
Ora passeremo all’analisi dell’azione di questo governo, a cominciare da questa manovra di bilancio, che ad oggi non ha affrontato alla radice né il tema della abnorme spesa pubblica improduttiva e clientelare, né la riduzione del debito, anzi continuiamo col Pnrr e altri debiti, e della grande riforma fiscale. Per non parlare del sistema previdenziale a ripartizione che oggi per gli under 50 è un vero e proprio schema Ponzi legalizzato.
In Italia serve la motosega di Milei per uscire dal declino, ma non saranno certo i partiti politici che ci hanno portato nel guado statalista ad attivare la cura liberista, al di là degli incontri di Milei ad Atreju e i grandi abbracci di facciata con la presidente Meloni, perché tra l’azione di Milei e quella di questo governo, sul fronte delle politiche economiche e fiscali non vi è nessuna affinità, anzi sono agli antipodi.
Andrea Bernaudo, 13 dicembre 2024
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