Commenti all'articolo Coronavirus, che tristezza l’indifferenza per gli anziani

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Sal
Sal
8 Marzo 2020, 19:55 19:55

Quando finirà la pandemia scommetto che i paladini degli anziani se ne torneranno tutti alla corte di Carlo magno.

Utnapishtim
Utnapishtim
8 Marzo 2020, 17:30 17:30

Mi pare che questa emergenza sanitaria – tra le altre cose – abbia fortemente richiamato l’attenzione sul fatto che in Italia vivono molte “persone in età”. I dati Istat ci informano che ci sono 5.962.533 persone nella fascia d’età 70-79 anni, e 3.555.546 nella fascia 80-89 anni, per un totale complessivo di 9.518.079. Se a questi aggiungiamo 605.564 (fascia 90-94), 154.508 (fascia 95-99) e infine14.456 (fascia 100 e oltre), superiamo abbondantemente un gran totale di oltre 10 milioni di persone. Costituiscono il 17% della popolazione italiana.

Sembra che buona parte di queste persone (diciamo quelle che hanno superato gli 80 anni?) siano considerate un peso, sotto vari profili. Profilo pensionistico, profilo sanitario, e forse altri profili, per cui vengono viste con una certa insofferenza.

Leggendo certi commenti qua e là in rete pare di fare un salto indietro al tempo in cui veniva auspicata, e successivamente praticata, l’eugenetica di stampo nazista.

Circola surrettiziamente l’idea che i “vecchi” siano un peso, siano inutili alla società, perché appesantiscono lo stato sociale, gravano sulla sanità, e sono noiosi e fastidiosi.

I “vecchi” perdono così la qualifica di esseri umani e diventano “cose”, cose vecchie da rottamare e da sostituire con persone giovani, fino al momento che queste a loro volta diverranno cose.

Si sta componendo uno scenario che non mi piace affatto.

Gilippo39
Gilippo39
8 Marzo 2020, 15:59 15:59

Da giovane ero appassionato di libri di fantascienza. Fra tutti quelli che ho letto, me ne è rimasto impresso uno solo. In esso si parlava di un pianeta in cui la società era altamente civilizzata e tecnologicamente ultra avanzata, in cui TUTTI i componenti dovevano essere anche super efficienti. Quando gli individui invecchiavano e diventavano un peso per la colletività, li si portava in un edificio chiamato “casa della felicità” per farli morire. Non voglio essere catastrofista, ma ho l’impressione che anche noi ci stiamo avviando verso quel tipo di società, dove gli anziani cominciano ad essere un peso per le finanze dello Stato. Peccato non ricordi il titolo di quel libro, sarebbe utile rileggerlo oggi!!!!!

Se46
Se46
8 Marzo 2020, 15:19 15:19

Gli anziani, cioè quei giovani della guerra, della ricostruzione faticosa, del lavoro in miniera per garantire il carbone all’Italia, quei giovani a cui veniva detto “ora impegnati e soffri che poi arriveranno i frutti” chi li ha visti questi frutti, umiliati con incrementi delle pensioni da 30 cent, che per amore aiutano i propri figli, che devono sottostare alle retoriche sui vecchi,che devono sentirsi dire di “selezioni”…

Grazie dott. Ruggeri di averne parlato.

Niki 75
Niki 75
8 Marzo 2020, 14:38 14:38

Prima si sono tagliate le pensioni, ora, più concretamente, si coglie l’occasione per TAGLIARE i PENSIONATI.

Nes
Nes
8 Marzo 2020, 14:09 14:09

Sembra e non voglio credere che sia già stabilito che per aiutare il malato in grave condizioni si prende l’età come metro di salvamento. Fosse cosi, se si presentasse l’evento é davanti a coloro che devono decidere chi curare il Papa o il presidente della Repubblica persone in età avanzata e una bimba o un ragazzo di giovane età, credo che la precedenza spetterebbe a quest’ultimo e voi ci credete io no