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Coronavirus, Conte pensa di essere Xi - Seconda parte

Il Coronavirus come occasione per delegittimare ed esautorare un’intera classe dirigente locale, guardacaso collocata all’opposizione, guardacaso espressione dei modelli amministrativi di maggior successo del Paese. Solo che, come testimoniato appunto dall’esistenza di un’opposizione, non siamo (ancora) in Cina. Milano non è Wuhan, non lo è nemmeno Codogno, e Conte non è Xi. A pensarci, con quel maglioncino senza pochette che usa ultimamente, non è nessuno.

Giovanni Sallusti 25 febbraio 2020

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