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Coronavirus, i nostri soldi a rischio? - Seconda parte

Mentre finisco di scrivere queste righe, Chiara e Arianna arrivano trafelate dietro di me e leggono ciò che ho scritto. Leggono e mi chiedono di non accampare scuse per non portarle a Londra. Una notifica sul cellulare mi sottolinea l’ennesima notizia negativa riferita al Coronavirus.
Se andremo a Londra? Onestamente non lo so. Aspetterò fino all’ultimo per prendere una decisione. Quello che dicono i numeri, quello che dicono i mercati finanziari sembra essere in contrasto con ciò che sottolineano medici ed organismi sanitari internazionali ed io non ho nessuna competenza anche solo per commentarne le azioni.

Magari ci sono numeri che ci hanno tenuto nascosti, magari si aspettano condizioni che non avverranno mai. Magari le condizioni che si prevedono non le vedremo mai proprio per la quantità di azioni che si stanno facendo in questi giorni, in queste ultime ore e che hanno già modificato il nostro futuro. Magari ci sarà da stare attenti, sia ai nostri risparmi che alla nostra salute e comprendere che, l’unica strada, in ogni ambito, è quella che ci induce ad affidarci a chi ne sa più di noi, in un campo, quello sanitario, e nell’altro, quello finanziario…

Ma c’è di più: prima o poi il problema verrà risolto e, anche se per un piccola finestra di mercato, eventuali correzioni potrebbero rappresentare delle importantissime occasioni d’investimento, sopratutto in campo azionario.

Leopoldo Gasbarro, 16 febbraio 2020

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