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Coronavirus, l’emergenza nell’emergenza è quella dei medici - Seconda parte

È evidente l’intento non polemico nelle parole di chi sta fronteggiando in prima linea con spirito di sacrificio e abnegazione l’epidemia, ma è piuttosto un grido di allarme: se nemmeno chi dovrebbe curare e aiutare le persone si trova nelle condizioni di operare in sicurezza, come possono i comuni cittadini sentirsi al sicuro?

Francesco Giubilei, 5 marzo 2020

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