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Coronavirus, prendiamo atto che siamo in guerra - Seconda parte

Bisognerebbe che ricordassimo che il film a cui stiamo assistendo è un film di guerra, una guerra che non siamo pronti a combattere, una guerra che, per essere vinta, ha bisogno di reazioni adeguate. Scrivo sull’onda della rabbia per ciò che vedo e prevedo possa accadere. Scrivo nella speranza che la paura possa portare ognuno di noi a vivere questi momenti responsabilmente. Vivo, come dicevo prima, nella speranza di essere diventato improvvisamente pazzo, e di incontrare qualcuno che mi faccia rinsavire dicendomi che quello che percepisco, con rabbia e paura è tutto falso, che si tratti solo di una mia paranoia. Urlate a tutti di essere responsabili.

Chi è partito si ritiri in quarantena. Chi vive, ovunque viva, continui a farlo ma cambiando le regole di comportamento. Ascoltate medici e scienziati. Solo così, come ricordava ieri Borrelli, avremo la speranza di vincere la guerra. La speranza di vincere la guerra.

Leopoldo Gasbarro, 9 marzo 2020

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