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Coronavirus, tutti i numeri della paura finanziaria - Seconda parte

Insomma, l’arrivo del Coronavirus ha trasformato l’Italia da malato in cura anche se già in “stretta osservazione”, a malato in Terapia Intensiva. L’ossigeno hanno finito per toglierlo anche le confusionarie dichiarazioni della politica passate da un eccesso di rischio, all’accesso opposto, solo nel giro di qualche giorno. In questo stato confusionale è finito anche il Mondo del Calcio che con le sue scelte e prese di posizioni difficili da comprendere, ha rappresentato la “cartina tornasole” delle incertezze del Paese.

Ma come detto, lo scenario italiano ha impresso nell’immaginario collettivo occidentale l’idea che tutte le economie potessero bloccarsi. Dall’Italia all’Europa, dall’Europa agli Usa. Così quando dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, si sono resi conto di ciò che sarebbe potuto accadere, il domino sui mercati è partito senza freni. È finita? È appena cominciata? C’è un altro indice che ci dice cosa potrebbe accadere. È rappresentato da un cruscotto simile a quello delle nostre auto. E’ l’indice della Paura o dell’Avidità. (Fear & Greeed Index).

Quando c’è avidità estrema si continua ad acquistare immaginando che i mercati crescano sempre. Oggi il cruscotto segna 10 punti, paura estrema. Voi come credete che andrà da domani?

Leopoldo Gasbarro, 1 marzo 2020

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