C’è da chiedersi, al netto dei numeri che poi qualcuno verificherà, ma Parrotto aveva tutto questo grande potere di agire indisturbato o le operazioni sono state condivise con la Enoc e approvate dal CdA? E il direttore amministrativo Giuseppe Melone, rifiutatosi di firmare il bilancio, è stato spostato ad altro incarico su sua richiesta o d’imperio? Ormai sono in troppi in Vaticano a sindacare Bergoglio che continua a puntare, per uffici delicatissimi, solo su dei laici che sembrano senza arte né parte. Non solo per gli ospedali, ma anche per la Prefettura degli Affari Economici, vacante dopo il siluramento per pedofilia del Cardinale australiano Pell.
Papa Francesco sembra insistere per mettere Claudia Ciocca, contabile in KPMG-Spagna, fortemente voluta in Vaticano da monsignor Lucio Balda, protagonista di Vatileaks. Soprannominata scherzosamente nei Sacri Palazzi, in omaggio a Fantozzi, ‘ragionier Filini’, si è occupata dapprima, prevalentemente, delle spese riservate della Segreteria di Stato e oggi è direttore della sezione vigilanza e controllo, da dove forse sono passate anche alcune anomalie nella gestione del Bambin Gesù. A questo punto Bergoglio ha in animo di fare chiarezza e non vuole avere più riguardi per nessuno, anche se con qualche contraddizione. Proprio oggi con un suo chirografo ha messo lo IOR, la potente banca vaticana, in posizione di aprire futuri sportelli in paesi che aderiscono al sistema interbancario internazionale. In nome della Misericordia.
Luigi Bisignani, Il Tempo 11 agosto 2019