Politica

La gara dei sindaci

Cosa ci dicono (davvero) i risultati delle elezioni comunali

Elly Schlein contro Giorgia Meloni, il voto chi ha premiato? I punti politici che emergono da questa tornata elettorale sono due

elezioni: voto amministrativo 2023

Domenica e lunedì si è votato in 595 comuni italiani, di cui 13 capoluoghi di provincia. Elezioni che tutti i commentatori avevano presentato come il probabile inizio del sorpasso del centrosinistra di Elly Schlein nei confronti del centrodestra di governo. E invece il centrodestra ha tenuto bene la posizione mentre il centrosinistra è rimasto al palo. Già al primo turno il centrodestra vince a Sondrio, Latina, Imperia e Treviso mentre il centrosinistra si afferma a Brescia e Teramo. Al ballottaggio invece Brindisi, Ancona, Siena, Vicenza, Massa e Pisa, con la coalizione di governo in vantaggio per il ballottaggio soprattutto in comuni come Brindisi e a Massa, che sono due città indicative. Brindisi perché era amministrata dal centrosinistra e ieri il centrodestra si è avvicinato a chiuderla al primo turno, Massa perché la coalizione è corsa spaccata al primo turno e sarà interessante vedere se si ricompatterà per il secondo.

Sui partiti non è possibile svolgere invece un’analisi credibile, sia perché ogni Comune ha dinamiche a sé, ma soprattutto perché la presenza delle liste civiche rischia di falsare ogni tipo di analisi. Fatto sta che, pur con la presenza delle liste civiche, Fratelli d’Italia resta il primo partito, il Pd secondo e la Lega terzo.

Un qualcosa emerge invece quale dato inconfutabile: il campo largo serve solo al M5S per evitare di sparire completamente dalle istituzioni. Pur se elezioni comunali, il partito di Conte prende ovunque un ceffone memorabile ottenendo percentuali ridicole, non oltre il 5-6%, raschiando il fondo del barile in alcune realtà con percentuali al di sotto del 2%. È pur vero che il Movimento non è mai andato bene alle amministrative, ma questa volta non ha nemmeno salvato la faccia. In parecchie situazioni si è addirittura presentato con quello stesso centrosinistra che anni prima definiva “sistema di potere”. Davvero imbarazzante. Per ora la luna di miele tra Meloni e gli italiani regge, e regge anche in un tipo di consultazione elettorale che solitamente vede avvantaggiato il centrosinistra.

Ora il prossimo banco di prova è tra un anno, alle europee di maggio. E vedremo se Meloni, come oggi, non avrà sostanzialmente una opposizione degna di questo nome.

Paolo Becchi e Giuseppe Palma, 16 maggio 2023

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