L’attesa è terminata, è il giorno della conferenza stampa di fine (ora inizio) anno di Giorgia Meloni. Dopo due rinvii causa malattia – prima 21 dicembre, poi 28 dicembre, infine oggi – il primo ministro si confronterà con i giornalisti per tracciare un bilancio del 2023 e dare uno sguardo sul 2024. Inutile evidenziare che l’attenzione sarà rivolta sui dossier che stanno infiammando la politica. Nelle ultime due settimane, infatti, si sono aggiunte parecchie spine e Meloni è chiamata a dare risposte su temi a dir poco delicati.
Le questioni più complicate sono certamente quelle che riguardano i rapporti con l’Europa, ma una delle primissime domande sarà su Emanuele Pozzolo e lo sparo di Capodanno. Meloni ha taciuto sino ad oggi sul deputato pistolero che alla festa di fine anno di Andrea Delmastro avrebbe sparato un colpo centrando il genero di un agente della scorta del sottosegretario, ma è atteso l’annuncio sul suo destino. Descritta come “irritata” per quanto accaduto, Meloni potrebbe optare per l’allontanamento del deputato: l’eventuale conferma nella conferenza stampa odierna metterebbe a tacere le polemiche – spesso strumentali – della sinistra.
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Un altro tema che ha agitato la politica negli ultimi giorni è il caso Tommaso Verdini, finito ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per corruzione aperta dalla procura di Roma sul caso degli appalti Anas. Indagato anche il padre, Denis. Le opposizioni hanno chiesto a gran voce che il ministro Salvini spieghi in aula. La sua colpa? Il rapporto amoroso con Francesca Verdini, sorella e figlia degli indagati ma totalmente estranea alla vicenda. Meloni opterà per la linea del buonsenso: aspettare gli esiti dell’inchiesti. Del resto niente lambisce l’esecutivo, con buona pace dei compagni.
Nelle ultime ore si è parlato molto del ddl concorrenza, complice l’intervento del Colle. Mattarella è stato netto: il governo sta violando le norme europee sia per quanto riguarda i balneari, sia per gli ambulanti. La Lega ha preso una posizione forte, per certi versi necessaria considerando le imminenti elezioni europee. Ma il premier non può permettersi strappi, soprattutto dopo il capitolo Mes. Per questo, probabilmente, Meloni proverà a districarsi per arrivare a un accordo per evitare la procedura di infrazione. In altri termini, in conferenza stampa non saranno espresse posizioni categoriche, bensì aperte e concilianti verso Bruxelles.
Il Patto di Stabilità avrà un ruolo importante nel punto stampa odierno, ma Meloni si è già soffermata nelle ultime settimane sul tema. Discorso diverso per il Mes: il presidente del Consiglio rivendicherà la posizione espressa dalla maggioranza di governo in Parlamento, ossia niente modifiche e niente meccanismo europeo di stabilità. A tal proposito, Meloni ribadirà che il Mes non conveniva all’Italia, ponendo l’accento sui tentativi fatti per arrivare a una soluzione utile. A proposito di Europa, non è da escludere qualche domanda in vista delle europee: Meloni starebbe valutando di candidarsi come capolista in tutte le circoscrizioni, ma difficilmente scioglierà la riserva davanti ai microfoni. Nessun dubbio sulla posizione della leader di FdI sulla tenuta del suo governo: la campagna elettorale per l’Europarlamento non minerà la stabilità dell’esecutivo, nonostante il carattere “proporzionale” del tutti contro tutti. Ok il tentativo di capitalizzare i consensi, ma l’efficienza del governo non subirà scossoni.
Massimo Balsamo, 4 gennaio 2023