“Cosa dovete sapere”. L’Ungheria risponde in 24 punti su Ilaria Salis

Il portavoce del premier Viktor Orbàn ha puntato il dito contro i media schierati. Ma spunta il memoriale choc

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Ilaria Salis Viktor Orban

Il dibattito sul caso di Ilaria Salis è rovente. Le vergognose immagini della docente lombarda tenuta in catene al processo in Ungheria hanno giustamente indignato tutti, ma purtroppo non sono mancate le polemiche strumentali da parte della sinistra, in prima linea per sfruttare ogni occasione per denigrare il governo. A puntare il dito contro i compagni – ma non solo – ci ha pensato Zoltan Kovacs, Segretario di Stato per le comunicazioni e le relazioni internazionali dell’Ungheria. Il portavoce di Viktor Orbàn ha parlato senza mezzi termini “attacco orchestrato e di sinistra volto a distruggere le buone relazioni politiche tra Ungheria e Italia”.

Kovacs ha messo nel mirino “i media di sinistra e gruppi per i diritti umani“, rei di aver “lanciato un attacco orchestrato contro l’Ungheria nel caso di tre cittadini stranieri accusati di aggressione organizzata contro presunti simpatizzanti di estrema destra”. Ricostruendo il caso, il portavoce del premier ungherese ha spiegato che il 29 gennaio 2024, al primo processo, Ilaria Salis è stata condotta in aula in stato di contenzione ma i media di sinistra e le organizzazioni per i diritti umani “lo hanno immediatamente perso”: “Ilaria Salis deve essere stata tenuta in ‘condizioni disumane’ che ‘vanno contro i diritti umani’, hanno dichiarato i commentatori di sinistra. Certo è stata trattenuta in aula e sì, aveva già trascorso 11 mesi in detenzione. Ma ‘disumano’? Non proprio no. Presa sul serio a causa della gravità del crimine di cui è accusata? Più probabilmente”.

Ma non solo. Kovacs ha definito “più che sospetto che l’avvocato di Salis sia Gyorgy Magyar, un avvocato apertamente di sinistra coinvolto nell’organizzazione delle primarie di sinistra e che in passato guidò l’offensiva contro i tribunali in quello che divenne noto come lo scandalo del ‘business carcerario'”. Non è tardata ad arrivare la replica del padre di Ilaria Salis, molto attivo tra tv e giornali. “Non c’è bisogno di commentare più di tanto”, ha affermato Roberto Salis: “Ci sono dei fatti che sono al di là delle parole. È un po’ deperita ovviamente soprattuto per l’udienza. Era abbastanza in difficoltà perché poi era molto emozionata, era emotivamente molto trascinata. Le girava un po’ la testa”. Non pago, l’uomo ha anche replicato al vicepremier Matteo Salvini, che in giornata aveva evidenziato che la trentanovenne non dovrebbe fare l’insegnante: “Io auguro alla figlia (di Salvini) di avere un decimo dei valori etici di mia figlia”.

https://twitter.com/zoltanspox/status/1752766478187635033

L’accusa del portavoce del premier ungherese è piuttosto netta e arriva quasi contemporaneamente al faccia a faccia con Giorgia Meloni, tenutosi all’Hotel Amigo di Bruxelles alla vigilia del Consiglio europeo straordinario. Ma le polemiche sono destinate a moltiplicarsi. In carcere da febbraio 2023 con l’accusa di lesioni aggravate contro due neonazisti, la trentanovenne ad ottobre ha scritto un memoriale della su prigionia a Budapest, parlando di una cella completamente chiusa, cimici nel letto, scarafaggi nei corridoi e vitto scarso. Nel documento riportato dal Tg La7, l’attivista di sinistra racconta le circostanze dell’arresto quando le vengono sequestrate scarpe e vestiti “ad eccezione di mutande, reggiseno e calzini” e “sono stata costretta a rivestirmi con abiti sporchi, malconci e puzzolenti che mi hanno fornito in questura e ad indossare un paio di stivali con i tacchi a spillo che non erano della mia taglia”. Abiti tenuti per cinque settimane, ma non solo: per sette giorni senza carta igienica, sapone e assorbenti, nonchè beni di prima necessità.

“Sono rimasta per 5 settimane senza ricevere il cambio lenzuola, per i primi tre mesi sono stata tormentata dalle punture delle cimici da letto. Oltre alle cimici nelle celle e nei corridoi è pieno di scarafaggi” invece “nel corridoio esterno appena fuori dall’edificio spesso si aggirano topi”, la versione di Ilaria Salis. Per quanto concerne il vitto viene evidenziato: “Il carrello passa per la colazione e per il pranzo ma non per la cena, a colazione di solito si riceve una fetta di salume che spesso è in cattivo stato. A pranzo danno zuppe molto acquose in cui c’è pochissimo cibo solido, ma dove in compenso spesso si trovano pezzi di carta o di plastica, capelli o peli”. Condizioni estreme, considerando inoltre che “si trascorrono 23 ore su 24 in cella completamente chiusa, c’è una sola ora d’aria al giorno e la socialità non esiste”.

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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che martedì sera il procuratore generale ungherese ha fatto visita a Ilaria Salis per verificare le sue condizioni in cell. Intervenuto a “Cinque Minuti”, il titolare della Farnesina ha ribadito che il governo ha fatto tutto ciò che serviva per garantire il rispetto delle norme europee sul trattamento dei detenuti: “L’estradizione? È impossibile perché non ha commesso reati in Italia. Però può essere espulsa dall’Ungheria in caso di condanna. Oppure, se l’autorità giudiziaria in Ungheria decidesse di metterla agli arresti domiciliari su richiesta del suo avvocato, si può venire agli arresti domiciliari in Italia. Ma non si può passare dal carcere ungherese a quello italiano”. Ma il caso della maestra lombarda lunedì pomeriggio sarà al centro di un dibattito alla plenaria dell’Eurocamera, preceduto da un intervento di un rappresentante della Commissione Ue sulla vicenda.

Massimo Balsamo, 1 febbraio 2024


Ecco la traduzione del “fact checking” del portavoce di Orban

❗️Fatti che dovreste sapere sugli attacchi antifa dello scorso febbraio in Ungheria

❌I media di sinistra e gruppi per i diritti umani hanno lanciato un attacco orchestrato contro l’Ungheria nel caso di tre cittadini stranieri accusati dell’assalto organizzato contro presunti simpatizzanti di estrema destra. Ecco i fatti che dovresti sapere prima di giungere a conclusioni premature.

❗️Tra il 9 e l’11 febbraio 2023 a Budapest si sono verificate cinque aggressioni in occasione della manifestazione “Giorno dell’Onore”, durante le quali un gruppo di uomini e donne ha aggredito alle spalle i passanti e li ha aggrediti brutalmente con diversi oggetti. Tra le vittime c’erano cittadini ungheresi e stranieri. Delle nove persone attaccate, quattro hanno riportato ferite gravi e cinque ferite leggere, ma diversi attacchi avevano il potenziale per causare lesioni mortali.

❗️Il 31 ottobre 2023 tre sospettati sono stati incriminati dalla Procura capo di Budapest in relazione ad attacchi a Budapest motivati ​​da ideologia estremista:

◾️Ilaria Salis è stata accusata dei seguenti reati, secondo i paragrafi (1) e (8) della sezione 164 del c.p., commesso come membro di un’organizzazione per delinquere, ai sensi dell’articolo 459, comma 1, comma 1, del codice penale: tentate lesioni personali con pericolo di vita, 2 complici e 1 complice davanti al giudice fatto.

◾️Tobias Edelhoff e Anna Christina Mehwald, per due capi d’imputazione di partecipazione ad un’organizzazione criminale, ai sensi del comma 1 dell’articolo 321 del codice penale. (Edelhoff si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 3 anni di carcere.)

❗️Il 29 gennaio 2024, al primo processo, Ilaria Salis è stata condotta in aula in stato di contenzione. I media di sinistra e le organizzazioni per i diritti umani lo hanno immediatamente perso. Ilaria Salis deve essere stata tenuta in “condizioni disumane” che “vanno contro i diritti umani”, hanno dichiarato i commentatori di sinistra, saltando sull’argomento.

❌Certo, è stata trattenuta in aula e sì, aveva già trascorso 11 mesi in detenzione. Ma “disumano”? Non proprio no. Presa sul serio a causa della gravità del crimine di cui è accusata? Più probabilmente. (A proposito, è più che sospetto che l’avvocato di Salis sia György Magyar, un avvocato apertamente di sinistra coinvolto nell’organizzazione delle primarie di sinistra e che in passato guidò l’offensiva contro i tribunali in quello che divenne noto come lo scandalo del “business carcerario”.)

❗️Ecco alcuni fatti sul caso Salis e sui suoi 11 mesi di detenzione che dovreste conoscere prima di cadere vittima di questo attacco orchestrato e di sinistra volto a distruggere le buone relazioni politiche tra Ungheria e Italia:

◾️I reati in questione sono gravi, sia in Ungheria che a livello internazionale. Le misure adottate nel procedimento sono previste dalla legge e adeguate alla gravità dell’accusa e del reato commesso.

◾️La credibilità di Ilaria Salis è altamente discutibile, come dimostrano, tra l’altro, le false dichiarazioni da lei rilasciate circa la sua istruzione, la sua situazione familiare e le sue relazioni personali, rivelatesi poi false.

◾️Immediatamente dopo il suo ingresso nel centro di detenzione, è stato registrato nei suoi dati personali che la sua istruzione non era andata oltre l’ottavo anno della scuola primaria. Secondo quanto dichiarato nel primo colloquio, però, lei aveva conseguito un master in Lettere antiche presso l’Università degli Studi di Milano ed era stata insegnante di scuola secondaria in Italia.

◾️Durante questo primo colloquio ha affermato di essere single, di non avere un partner, di non avere figli e di vivere sola in un appartamento in Italia. Il 6 novembre 2023, invece, il suo compagno è stato registrato come suo referente. Il 17 gennaio 2024 ha incontrato il suo compagno nell’ambito di una visita di gruppo.

◾️Le accuse mosse dai media italiani – e poi ungheresi – sul detenuto straniero non sono vere; sono semplicemente bugie e sono fortemente respinte dal servizio penitenziario ungherese.

◾️Le condizioni di detenzione del sospettato rispettano tutti gli standard dell’UE, sia in termini di salute che di assistenza fornita.

◾️In Ungheria, la legislazione pertinente e vari protocolli professionali utilizzano norme rigorose per regolare le condizioni di detenzione, che sono regolarmente monitorate dalla Procura – l’organismo responsabile del controllo del rispetto della legge – e dal Commissario per i diritti fondamentali. I detenuti che ritengono che i loro diritti siano stati in qualche modo violati possono presentare denuncia o denuncia.

◾️Nelle carceri ungheresi, ai detenuti vengono forniti tre pasti al giorno, che soddisfano i requisiti di una dieta sana.

◾️Negli istituti carcerari vengono effettuati controlli igienici continui e i detenuti ricevono cure mediche adeguate.

◾️L’affermazione secondo cui sono presenti ratti è una bugia e gli istituti di servizio carcerario soddisfano elevati standard igienici. Ciò è confermato dal fatto che, nonostante tali istituti fossero comunità chiuse, durante la pandemia di Covid non si è sviluppato alcun focolaio della malattia nelle carceri ungheresi.

◾️Il trattamento negli istituti penitenziari è conforme alla legge e il servizio penitenziario svolge le proprie attività professionali nel rispetto della dignità umana. In caso di cattiva condotta o violazione delle norme, sia da parte di un detenuto che di una guardia, i direttori penitenziari intraprenderanno senza eccezioni le azioni necessarie.

◾️Dopo la loro ammissione, ai cittadini stranieri viene fornito un regolamento interno scritto nella loro lingua affinché possano familiarizzarsi con le regole dell’istituzione nel modo più rapido e ottimale possibile.

◾️Il personale penitenziario comunica quotidianamente con i detenuti stranieri in inglese e tedesco, ma per gli affari ufficiali vengono sempre utilizzati interpreti che parlano fluentemente la lingua madre del detenuto.

◾️Il suo contatto con i suoi genitori era regolare e ordinato.

◾️In 5 giorni tra ottobre 2023 e 17 gennaio 2024, la detenuta ha ricevuto la visita dei suoi parenti stretti e del suo avvocato per un totale di 7 volte. Il detenuto è stato anche visitato due volte da un funzionario consolare.

◾️Tra marzo 2023 e il 30 gennaio 2024 ha effettuato complessivamente 323 telefonate, due su rete fissa e 321 su cellulare.

◾️Tra febbraio 2023 e il 26 gennaio 2024 le è stato concesso il permesso di effettuare un totale di 13 videochiamate monitorate, di cui 3 non avvenute e 10 completate.

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