Potrei dire:”io godo di questa dotta disputa e ringrazio il bell’ accidente che ha dato occasione ad una guerra di ingegni così graziosa”, ma voglio semplicemente prendere l’argomento da un differente punto di vista. Accantoniamo la diatriba sul Belpaese cicala, le cui potenzialità sarebbero state compresse dalle regole europee. Ci troviamo di fronte ad una situazione inedita: tutti i paesi facenti parte dell’UE hanno bisogno di soldi. A cominciare dalla Germania, che parla di mettere in campo migliaia di miliardi, calpestando tranquillamente la politica fatta (e imposta) fino ad oggi, ed accrescendo (orrore!) il suo debito pubblico. La Francia, da parte sua ha un debito pubblico paragonabile a quello dell’Italia, in vivace crescita da una decina anni, durante i quali ha “sforato” i famosi parametri. Ho citato i due paesi più “importanti”, quelli che la fanno da padroni; ma il bisogno urgente di soldi è generale. A questo punto è perfettamente logico che l’Europa intera trovi a debito i soldi, e li distribuisca ai suoi membri. Ed è sbagliato dire “la Germania si accolla il debito”; sarebbe l’intera Europa, a meno che non si identifichi questa istituzione con un quarto Reich, già padrone dell’intera Europa. Accettare i “prestiti” da parte dei Paesi più deboli non sarebbe altro che riconoscere l’esistenza di “padroni”, liberi di decidere sulle sorti di altri.
Albert Nextein
5 Aprile 2020, 21:24 21:24
Draghi acquistava e inondava la finanza e gli stati bolliti con soldi creati dal nulla, ma chiedeva sempre e regolarmente riforme, in particolare all’italia.
Lui forniva il barattoli, mentre la politica italiana lo calciava.
Davide V8
5 Aprile 2020, 21:18 21:18
Quindi dobbiamo spendere e far pagare i tedeschi? E’ questa l’ideona?
Parliamone.
Su Draghi, non solo ha “comprato tempo”, ma ha anche “stimolato” per svariati anni, portando la BCE fuori dalle sue stesse regole fondative.
Non c’era bisogno di farlo per salvare l’euro, dopo una certa data. E’ servito per implementare una politica monetaria keynesiana.
Peraltro non sta scritto da nessuna parte che la soluzione ottimale sia una politica fiscale comune, cioè lo stato fiscale unico.
–
Draghi ha permesso di “comprare tempo”?
Sì, ma la cosa va vista anche sotto un’altro punto di vista: comprare tempo significa togliere pressione ai conti pubblici, togliere pressione a chi vive di debito, cioè gli stati.
Quindi, se si vuole vedere la cosa positivamente, questo tempo consente di avere margine per risistemare i conti pubblici.
Se la si vuole vedere negativamente, consente loro di continuare esattamente come prima, senza alcuno stimolo pressante a migliorare le cose. Ci stupiamo se poi questo accade?
Al di là del fatto che “comprare tempo” non è gratis, e non paga Draghi.
Sandro Cecconi
5 Aprile 2020, 20:15 20:15
E purtroppo la classe dirigente politica italiana non lo ha voluto comprendere mentre la classe dirigente europea non e’ in grado di intendere e volere.
Che quest’ultima fosse in tale stato pietoso era facilmente intuibile da parte di quella italiana che continuato con i vecchi sistemi come i somari con i paraocchi.
Addirittura ci sono dei veri poveracci italioti e beoti che hanno dileggiato Draghi trattandolo da traditore mettendo in evidenza la propria crassa ignoranza della materia e la benche’ Mi ama attivita’ intellettuale.
Idioti senza possibilita’ di una pur minima guarigione.
Potrei dire:”io godo di questa dotta disputa e ringrazio il bell’ accidente che ha dato occasione ad una guerra di ingegni così graziosa”, ma voglio semplicemente prendere l’argomento da un differente punto di vista. Accantoniamo la diatriba sul Belpaese cicala, le cui potenzialità sarebbero state compresse dalle regole europee. Ci troviamo di fronte ad una situazione inedita: tutti i paesi facenti parte dell’UE hanno bisogno di soldi. A cominciare dalla Germania, che parla di mettere in campo migliaia di miliardi, calpestando tranquillamente la politica fatta (e imposta) fino ad oggi, ed accrescendo (orrore!) il suo debito pubblico. La Francia, da parte sua ha un debito pubblico paragonabile a quello dell’Italia, in vivace crescita da una decina anni, durante i quali ha “sforato” i famosi parametri. Ho citato i due paesi più “importanti”, quelli che la fanno da padroni; ma il bisogno urgente di soldi è generale. A questo punto è perfettamente logico che l’Europa intera trovi a debito i soldi, e li distribuisca ai suoi membri. Ed è sbagliato dire “la Germania si accolla il debito”; sarebbe l’intera Europa, a meno che non si identifichi questa istituzione con un quarto Reich, già padrone dell’intera Europa. Accettare i “prestiti” da parte dei Paesi più deboli non sarebbe altro che riconoscere l’esistenza di “padroni”, liberi di decidere sulle sorti di altri.
Draghi acquistava e inondava la finanza e gli stati bolliti con soldi creati dal nulla, ma chiedeva sempre e regolarmente riforme, in particolare all’italia.
Lui forniva il barattoli, mentre la politica italiana lo calciava.
Quindi dobbiamo spendere e far pagare i tedeschi? E’ questa l’ideona?
Parliamone.
Su Draghi, non solo ha “comprato tempo”, ma ha anche “stimolato” per svariati anni, portando la BCE fuori dalle sue stesse regole fondative.
Non c’era bisogno di farlo per salvare l’euro, dopo una certa data. E’ servito per implementare una politica monetaria keynesiana.
Peraltro non sta scritto da nessuna parte che la soluzione ottimale sia una politica fiscale comune, cioè lo stato fiscale unico.
–
Draghi ha permesso di “comprare tempo”?
Sì, ma la cosa va vista anche sotto un’altro punto di vista: comprare tempo significa togliere pressione ai conti pubblici, togliere pressione a chi vive di debito, cioè gli stati.
Quindi, se si vuole vedere la cosa positivamente, questo tempo consente di avere margine per risistemare i conti pubblici.
Se la si vuole vedere negativamente, consente loro di continuare esattamente come prima, senza alcuno stimolo pressante a migliorare le cose. Ci stupiamo se poi questo accade?
Al di là del fatto che “comprare tempo” non è gratis, e non paga Draghi.
E purtroppo la classe dirigente politica italiana non lo ha voluto comprendere mentre la classe dirigente europea non e’ in grado di intendere e volere.
Che quest’ultima fosse in tale stato pietoso era facilmente intuibile da parte di quella italiana che continuato con i vecchi sistemi come i somari con i paraocchi.
Addirittura ci sono dei veri poveracci italioti e beoti che hanno dileggiato Draghi trattandolo da traditore mettendo in evidenza la propria crassa ignoranza della materia e la benche’ Mi ama attivita’ intellettuale.
Idioti senza possibilita’ di una pur minima guarigione.
Da vomito!