Cronaca

Il mondo al contrario

Cosa ne penso del libro del generale Vannacci

Generale Vannacci libro

In questi pochi giorni di vacanza in cui la Zuppa è mancata non abbiamo potuto commentare la questione che più vi ha appassionato ovvero quella del generale Vannacci e del suo libro “Il mondo al contrario”. Insomma, è inutile che vi spieghi cosa è successo perché tutti quanti voi già lo avete letto ovunque.

La polemica diventa politica

La novità di questi giorni è che la vicenda è diventata politica perché all’interno del partito della Meloni qualcuno ha contestato la scelta di Crosetto, come leggo oggi sul Quotidiano Nazionale, “di umiliarlo”. Oggi Repubblica se ne approfitta, e lo capisco bene, titolando “La destra isola Crosetto”. In realtà, “la destra” di cui parla Repubblica sarebbe solamente il viceministro Bignami, che ovviamente conta, ma non è esattamente tutta la destra. Repubblica sostiene poi che ci sia una certa preoccupazione all’interno del partito della Meloni perché il governo, avendo smentito il generale Vannacci e avendolo “umiliato” per mezzo del ministro della Difesa Crosetto, teme una ripercussione elettorale.

Come mi ha fatto giustamente notare un commensale, sembra essere ritornata la sindrome Crosetto. Vale a dire quella tendenza – battezzata da questa Zuppa – per cui il ministro piangeva per gli attacchi che riceveva, ma, da opinionista del centrodestra, si prendeva i supplizi di La7.

La libertà di espressione di Vannacci

Il punto fondamentale, che però è un buon punto a favore di Bignami, è molto semplice: Bignami non ha contraddetto Crosetto rivendicando quanto scritto nel libro del generale, ma ha difeso una cosa che dovrebbe essere banale in questo paese e cioè la libertà di espressione. Figuratevi un po’ voi se un libertario come me possa condividere metà (o un terzo) delle cose che dice Vannacci. Il punto non è questo: il punto è che non vedo per quale motivo Vannacci non possa scrivere certe cose.

Nicola Porro, 21 agosto 2023

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