Cosa non torna nella favola di Giuseppe Conte leader “poverello”

L’ex premier a capo del M5S dichiara “solo” 24.359 euro lordi di reddito. Il confronto con Renzi e l’assist politico

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Conte Redditi

Se è stata una mossa studiata, Giuseppe Conte dovrebbe prestare per un paio di settimane il suo stratega comunicativo a Chiara Ferragni, che invece si trova nel baratro. Perché nei giorni di Natale ritrovarsi sui titoli di tutti i giornali come “il leader più povero” tra i parlamentari italiani, paragonato in fotografia al ricco conferenziere Matteo Renzi, è senza dubbio il regalo più grande che il capo dei 5 Stelle potesse farsi. Se invece non era studiata, capita comunque a fagiolo: cosa c’è di meglio che rinfocolare la base pentastellata, facendo credere loro che Giuseppi sia “uno di noi” che tira a campare con appena 1.400 euro al mese?

La dichiarazione del “povero” Giuseppe Conte

La realtà è un tantino diversa, sia da un punto di vista “monetario” che di ritorno politico per l’immagine del grande capo grillino. La dichiarazione dei redditi 2023 è chiara, senza trucco e senza inganno: nel 2022 Giuseppi ha ridotto i suoi introiti rispetto al già magro 2021. Reddito complessivo di 24.359 euro lordi, con un compenso netto mensile inferiore ai 1.400 euro. In linea col salario minimo, in pratica. Però ci sono alcuni “però” che vale la pena sottolineare:

  1. Giuseppi ha potuto godere di alcune deduzioni, come tutti gli italiani (o quasi): 2.327 euro sull’abitazione principale e altri oneri deducibili per 7.127 euro. Inoltre, ci sono 1.652 euro di detrazioni di imposta, di cui la metà legati ai bonus per la ristrutturazione dell’abitazione. Risultato: il leader pentastellato ha versato allo Stato “solo” 1.776 euro di tasse, solo il 7,2% del reddito.
  2. L’ex premier non ha ricevuto stipendi dal Movimento da quando lo guida, però potrebbe aver incassato dei rimborsi spese che non figurano in dichiarazione dei redditi.
  3. Giuseppi non vive certo in mezzo a una strada e la sua povertà l’ha abolita ben prima che Luigi Di Maio arrivasse nella stanza dei bottoni. Oltre ad una casa a Roma non distante da Campo de’ Fiori, il grillino possiede una Jaguar del 1996 con 320 cavalli fiscali. E soprattutto, benché l’anno scorso avesse dichiarato “solo” 34.095 euro, prima di scendere in politica l’avvocato del popolo viaggiava a cifre ben differenti. Parliamo di 105.411 euro del 2021, 205.048 euro nel 2020 e 1,2 milioni nel 2019 (relativi al 2018, anno del suo ingresso in politica).
  4. Infine, c’è da considerare una cosa. Magari Conte da quando ha preso la guida del Movimento non avrà goduto di stipendio, ma si era messo in tasca un’assicurazione sulla vita: la sua elezione a parlamentare a settembre del 2022 era più che scontata, grande onore a cui fa seguito anche un sostanzioso stipendio da circa 10.435 euro lordi al mese. Infatti, il suo reddito nel 2022, fa notare Franco Bechis su Open, “equivale ai soli circa due mesi e mezzo corrisposti dopo l’elezione dalla Camera dei deputati”. Mica male.

Che assist politico

Anno prossimo, insomma, la musica sarà ben diversa. E Conte sotto Natale si ritroverà a dichiarare un centinaio di migliaia di euro di reddito, come ogni parlamentare che si rispetti. Certo molti meno di quando è sceso in politica (domanda: ma chi glielo ha fatto fare?), ma neppure tale da spacciarlo per un “leader poverello” stile San Francesco d’Assisi. Figura che, però, intanto si è portato a casa. E state certi che farà breccia tra i sostenitori grillini.

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